Autore: Michele Nardella


  1. Sia il carciofo brindisino sia quello trinitapolese fanno parte di quelli precoci o autunnali perchè sono in grado di garantire una produzione continua durante l’autunno e l’inverno quando vengono sottoposti ad irrigazioni anticipate ed a trattamento con giberelline. In base alle caratteristiche del capolino i due carciofi sono classificati “inermi”, che si differenziano da quelli “spinosi”. Inoltre il “Brindisino” ed il “Violetto di Trinitapoli” fanno parte della stessa varietà di carciofo che, a seconda delle zone di coltivazione, assume denominazioni diverse, tra cui: “Catanese”, “Violetto di Sicilia”, “Siracusano”, “Liscio Sardo”, “Locale di Sibari”, “Baresano”, “Precoce di Mola”, “Violetto di S. Ferdinando”, “Nostrano di Orta Nova”.


  2. Grazie Marcello, questo è il mio metodo di dare le notizie, frutto del mio entusiasmo e dalla mia passione per i monumenti, i costumi e le tradizioni dei comuni italiani in generale e pugliesi in particolare. Ottima l’idea di preparare un libro. Ci penserò. Alla prossima. Saluti.


  3. Sì e verissimo, Marcello. Spero che emergano altri nuovi talenti dello sport e delle altre discipline che siano in grado di rilanciare l’immagine delle nostre comunità in un momento non facile come questo. Saluti.


  4. Grazie Marcello, con questo fotoreportage ho illustrato anche e soprattutto gli aspetti socio-culturali, i gusti, gli usi ed i costumi dei Dauni, una popolazione italica che popolava l’attuale Provincia di Foggia già prima dei Romani. Saluti


  5. Grazie anche a Peiro, ciò mi spinge a continuare e a far di meglio. Colgo qui l’occasione per rivolgere un ringraziamento particolare allo staff tel Teatro Comunale “Raffaele Lembo” per avermi consentito di fotografare e di operare insieme agli altri fotografi e cameramen.


  6. Sì, per fortuna lo staff del teatro mi ha consentito di operare insieme agli altri fotografi e cameramen. E’ stata un’esperienza per me divertente, educativa e da ricordare. Lino Banfi è inoltre da sempre affezionato a Canosa di Puglia (BT) ed insieme alla figlia Rosanna, nativa di qui, non poteva certo mancare all’inaugurazione di questo teatro in cui ha mosso i primi passi della sua carriera di uomo dello spettacolo. Ed ha divertito tutti con i suoi aneddoti “canosini” e le sue battute scherzose. Saluti.


  7. Grazie Marcello per il commento. Meno male che in Italia esistono ancora delle realtà socio-culturali, come quella di Canosa di Puglia (BT), che riescono a mettere d’accordo le istituzioni per la difesa del nostro patrimonio artistico che i generosi mecenati del passato ci hanno lasciato. Saluti


  8. Ho redatto questo fotoreportage con vera passione e sono contento che venga apprezzato dai lettori. Saluti


  9. E’ proprio così, Marcello. E’una festaa cui è davvero piacaevole partecipare. Saluti :-)


  10. Grazie Peirò, la BITREL si è occupata del turismo religioso in tutta la Puglia e non solo nella Provincia di Foggia. Quindi era immancabile l’inclusione della Focara di Novoli (LE) come pure, ad esempio, delle luminarie salentine. Spero di poter avere la possibilità di vedere lo spettacolo della Focara di Novoli il prossimo 16 gennaio, anche se io sono a circa 300 km di distanza.