Le migliori descrizioni, febbraio 2012

L’universo tra armonia e mistero. Due piani sensoriali che ci permettono di vivere ora le qualità più evidenti, ora i lati più nascosti di un luogo.

Tra le Desc selezionate questo mese, potremmo annoverare tra le prime il profilo urbanistico, l’impronta architettonica, il connubio con la natura circostante; ai secondi si richiamano le tradizioni leggendarie, la spiritualità e la ricchezza linguistica e culturale di un popolo.

Parlare di armonia a Napoli sembra un ossimoro pensando alla misteriosa mescolanza di ingredienti che, secondo Ugo1951, fanno gustare l’anima del capoluogo partenopeo: Prendi un pentolone di rame… e poggialo sulla brace incandescente dei sogni napoletani. Metti acqua salata, appena sfiorata da una brezza africana… porta ad ebollizione; calaci dentro edifici e piazze antiche, insaporite di storie e leggende millenarie; aggiungi a metà cottura un pugno di cielo stellato, un pizzico di luna innamorata… gira e rigira con sapiente maestria… e poi, Buon Appetito!

Espressione sublime di un ideale progetto di armonia, dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità, è Pienza, gioiello rinascimentale della provincia di Siena.

Arahic la descrive così: Corsignano era il suo nome nel medioevo. Il borgo viene trasformato nel Rinascimento da Papa Silvio Enea Piccolomini secondo gli studi coevi sulla “città ideale”, e ribattezzato con il nome di Pienza. Pregevole la vista dalla piazza verso la facciata della chiesa inquadrata nel paesaggio delle colline toscane, risultato di un’attenta progettazione del costruito in relazione con l’ambiente.

Ma per dirla con Eraclito non c’è armonia maggiore che nell’incontro tra due elementi contrari, nel nostro caso tra natura e ciò che l’uomo ha costruito.

Linee armoniose e un’estesa macchia verde disegnano la catena montuosa dei Nebrodi all’ombra della quale sorge Capizzi, comune di poco più di 3mila anime del versante occidentale del Messinese, la cui vitalità è attestata fin dall’epoca romana come testimonia Cicerone.

Non ci sono emergenze architettoniche di rilievo, ma per chi vive qui, come Angela Calandra, ciò non la rende meno speciale: ciao mi chiamo Angela Calandra e sono una ragazza della Sicilia, abito a Capizzi un piccolo paesino in provincia di Messina. Mi piace molto vivere qua perché ci sono nata e cresciuta, perché abbiamo delle aree attrezzate nel bosco come “La NOCITA” e inoltre perché ci troviamo sui Monti Nebrodi che sono bellissimi…

Il mistero inteso come racconto leggendario unito a storie di intrighi, congiure e verità sotterranee accompagna Roma dalle sue remote origini fino ai giorni nostri, ispirando letteratura e cinema di ogni tempo e lingua.

Ma il mistero più grande e nella parola “amor” inscritta nel suo nome e che il cuore di Rossella De Amici racchiude: Ci si può innamorare di una città? Ebbene sì, non è vero che i milanesi detestino la capitale, io l’adoro, mi piace tutto di questa città forse perché si concilia con il mio carattere. Amo i colori, le persone, l’arte, i mercati, i parchi, il cielo. Certo è confusionaria, il traffico congestionato, la pavimentazione disastrata però le si perdona tutto, è proprio amore.

Le traccie segrete delle glaciazioni e delle civiltà rupestri che millenni fa hanno abitato queste zone sono il prezioso tesoro custodito dal territorio di Quart, uno dei più estesi della regione valdostana.

Oltre la storia e l’arte c’è un terzo prezioso elemento da scoprire secondo Fabio74: E’ nel cuore della Valle d’Aosta. Il castello del XII secolo, appartenuto ai signori di Quart, e la necropoli neolitica di Vollein, tra le primissime testimonianze di insediamento umano nella regione, sono due ragioni più che valide per farci un salto. Una terza potrebbe valere per chi ama il buon vino: tra le qualità imbottigliate ci sono il Gamay, il Pinot Noir e la Petite Arvine.

(Foto di Daniele Di Palma, Francesco Martini, Sebastiano Sardo, Dofilacc, Ivo)

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