È stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi ad inaugurare a Bari, sabato 10 settembre, il ponte sull’Asse nord-sud, struttura strallata che collegherà viale Tatarella con corso della Carboneria.

Si tratta di un’opera che il sindaco di Bari Antonio Decaro ha definito “strategica per il traffico della città”. Del ponte si parla dal 1988: era, infatti, previsto già tra le infrastrutture per i Mondiali del 1990. Finanziato per 31 milioni di euro, il ponte è lungo poco meno di 700 metri per 10 metri di altezza. I lavori sono stati autorizzati dal Consiglio comunale del capoluogo pugliese nel 2008 e sono stati consegnati all’impresa friulana Cimolai nel 2010.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, oltre al Sindaco, anche il governatore della Regione Michele Emiliano, primo cittadino all’epoca del via libera del Consiglio comunale, l’allora assessore ai Lavori pubblici Simonetta Lorusso e il prefetto di Bari Carmela Pagano. Il premier Renzi è arrivato a bordo di una 500: complessivamente sul ponte le 500 erano tre e riproducevano i colori della bandiera.

Tra un mese saranno ultimate anche le due rotatorie di accesso e le piste ciclabili monodirezionali e promiscue ossia utilizzabili anche dai pedoni. Più o meno negli stessi giorni sarà chiuso il sondaggio che l’Amministrazione comunale ha indetto tra i cittadini che potranno scegliere in una rosa di nomi, individuata da una commissione di quattro esperti, quello per il nuovo ponte barese. Della commissione fanno parte, tra gli altri, il rettore dell’Università “Aldo Moro”, Antonio Uricchio, e quello del Politecnico, Eugenio Di Sciascio.

Al termine della cerimonia, Renzi si è recato alla Fiera del Levante per tagliare simbolicamente il nastro dell’ottantesima edizione, l’ultima prima dell’intesa con la cordata guidata da Bolognafiere. L’inaugurazione della Campionaria 2016 è stata anche occasione per la firma, tra Palazzo Chigi e Regione Puglia, del Patto per il sud, con stanziamenti per 2,71 miliardi di euro. Sono complessivamente 40 le grandi opere in agenda, alcune di valenza regionale e altre più squisitamente locali.

 
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