Sono già trascorsi 365 giorni da quando un rogo distrusse e arse vivi 7 lavoratori cinesi in un capannone in zona Macrolotto, tra Tavola e San Giusto, nella periferia di Prato.
Un episodio che ha sconvolto sia la cittadinanza pratese che quella cinese.
Ad un anno dal rogo, si sono tenute le celebrazioni per ricordare quelle persone; il primo incontro è avvenuto in Piazza San Niccolò per poi proseguire, con una veglia, davanti al capannone che ha preso fuoco.
Scene ancora che ardono negli occhi dei parenti delle vittime che a volte, si lasciano andare ad atti di sconforto.
La scena più toccante è stata il grande cuore illuminato da candele posizionato davanti all’ingresso della fabbrica ed il video che ha trasmesso le immagini delle persone uccise dal fuoco.

Da quel giorno, i controlli della municipale sono aumentati; l’ultimo sequestro (esattamente tre capannoni) è avvenuto a Bagnolo di Montemurlo, ma ancora il lavoro di prevenzione e sanzione per i proprietari che non attuano le leggi in vigore è lungo.
Inoltre, anche i proprietari delle aziende fuori regola, per prevenire controlli, installano telecamere fuori dal fabbricato, in modo da dare un allarme per un controllo appena in atto.

Seguono le immagini di Prato e del Macrolotto di Tavola.

 
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