La splendida fattoria all’interno delle Cascine di Tavola nel comune di Prato fu una volta una delle residenze della famiglia Medici: qui si recava spesso in carrozza la regina per intervenire ad eventi.
Una ampia tenuta agricola circondata da estesi terreni compresi tra le attuali frazioni pratesi di Tavola e di Castelnuovo, oggi in condizioni di completo abbandono.

Moltissime vicende di compravendita hanno caratterizzato questa fattoria, adesso in stato fallimentare, che hanno avvalorato ancora di più le precarie condizioni.
Nonostante le recinzioni, non è complicato entrarvi da parte di qualsiasi persona, incorrendo anche in pericoli dovuti ai crolli ed alle impalcature abbandonate al tempo.

Questa fattoria, realizzata da Sangallo in stile lombardo (l’unica da Bologna in giù) presenta crolli sin nei punti più accessibili, come gli edifici intorno al silos. Facendo un giro intorno alla fattoria si notano pezzi mancanti, vetri rotti, porte divelte; se poi andiamo dietro il maneggio, la situazione risulta agli occhi dell’osservatore ancora più grave.
Basti pensare che, all’interno, vi è anche una cappella affrescata, anch’essa lasciata alla “volontà di Dio”.
Della fattoria e delle Cascine ne hanno parlato sia giornali che televisioni, compresa Licia Colò nella trasmissione “Alle falde del Kilimangiaro”; però, ancora, nessuno si prende l’incarico di ristrutturarla e riportarla al suo passato splendore.
La Regione Toscana sta studiando come acquistarne la proprietà e darla in gestione al comune di Prato, ma per farlo occorrono molti soldi ed, in questo periodo di spending review, non sarà facile trovarli.

Aspettando buone notizie, intanto la vediamo morire lentamente!

Sotto 10 immagini delle condizione della fattoria.

 
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Commenti (7)


  1. Ciao, sarebbe interessante sapere quale regina è venuta a Poggio a Caiano, Maria o Caterina regine di Francia ? Credo che la residenza era la Villa di Poggio a Caiano e non la fattoria, fammi sapere quale sono le tue fonti.


  2. Era la villa ma questa regina (dovrebbe trattarsi di Caterina visto che una via del paese presso il ponte Leopoldo II si chiama Via Caterina de’Medici ed è prominente al bargo mediceo che collegava la chiesa di Bonistallo a Poggio e alle Cascine) gradiva molto recarsi in fattoria dove vi era la piccionaia, gli animali, oltre che essere un luogo indiscreto e di pregio).Calcola che dalla villa alla fattoria ci sono circa 3 chilometri in linea d’aria (i 7 chilometri sono tutte le vie percorribili dalla ciclabile-quando sarà ultimata) e percorrerla con cavalli e carrozza era assai veloce.
    Informazione: Poggio a Caiano era sotto il comune di Prato, poi passò a Carmignano prima di staccarsi da quest’ultimo (c’è una specie di rivalità con carmignano come tra fiorentini e pratesi)


  3. Fonti Internet e un libro che ho io (Prato e la sua provincia)-libro unico di Claudio Cerretelli dell’Azienda di promozione Turistica di Prato
    Di questo libro vi è anche la collana composta da 3 volumi ma non so se potrai trovarla in commercio: sarà più facile in biblioteca lazzerini. L’edizione che ho io è del 1995 (un anno dopo la costituzione della provincia) motivo che spinse a fare questa collana.


  4. Inoltre ho visitato più volte la villa e le guide interne al museo te lo raccontano, visto che Villa e Fattoria erano entrambe dei Medici-comunicanti(senza altre proprietà terriere nel mezzo)


  5. Confermo che era Caterina (letto su una brochure di un evento che si tiene a Poggio ogni anno che si chiama Assedio alla Villa con i quali organizzatori ho colloborato concedendo le foto di 3 anni fa).
    Se clicchi sul profilo troverai il mio sito ove nella pagina comuni e poi poggio a caiano po troverai le foto di quest’evento…qualora a settembre ti interessasse parteciparvi (c’è un costo d’ingresso ma è veramente bello)


  6. “avvolorato”
    Luciano hai riletto il Reportage prima di mandarlo in onda ;-)


  7. Ogni tanto qualcosa “scivola” anche a me :-)
    Corretto!

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