“Quando si ha passione si arriva fino in fondo” e Franco Giacopino, grafico e fotografo (62 anni), ne ha avuta di passione e ne ha ancora per la fotografia.

Il 12 dicembre 2013 il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, presenti Pio Meledandri direttore del Museo e Roberta Giordano, ha voluto chiudere l’anno accademico con la presentazione di Franco Giacopino.

L’artista ha esordito con una breve descrizione della sua vita artistica che lo ha visto dedicarsi dapprima alla pittura e alla grafica, per approdare alla fotografia in seguito, con interessi maturati sul campo già in fasi precedenti. Apertosi precocemente, grazie all’esempio educativo del padre Luigi (93 anni – presente in sala), è artista pittorico e grafico di notevole spessore, dopo gli studi superiori e dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bari (1976) con la specializzazione in pittura, incisione e fotografia emigra al nord per realizzare i primi lavori di fotografia.

Durante l’incontro sono stati visionati i primi suoi lavori commerciali, quale fotografo, direttore creativo e amministratore di una delle storiche agenzie pubblicitarie di Bari: l’Ad Company.

Mentre scorrevano le sue foto di moda, food e advertising, Franco Giacopino ha raccontato anche di piacevoli aneddoti che hanno caratterizzato la sua vita lavorativa, facendo riferimenti al cambiamento delle tecnologie sia nell’ambito della grafica che della fotografia, attraversando il panorama storico della fotografia come comunicazione sia nel nostro territorio regionale, nazionale ed internazionale (vedi l’esperienza dell’apertura di un’altra sede dell’Ad Company anche a Tirana in Albania per tre anni).

Di seguito ha parlato e mostrato in sintesi quattro progetti fotografici personali realizzati dal 1988 al 2013, incrementati dalla sua cultura fotografica impreziosita di quella filosofia che lo ha portato ad amare sempre più la ricerca più propriamente artistica:

“AI LIMITI” – dove la fotografia è il diario che assume un luogo mentale, dove l’orizzonte si lacera e si consuma, lontano dalla fastidiosa e inondante banalità quotidiana;

“TRA PUGLIA E ALBANIA” – fotoreportage frutto di tre anni di viaggi in Albania, mescolate alle foto di trent’anni d’amore per la nostra terra;

“EX FOTO” , le sue foto degli ultimi quarant’anni. Per alcune si è chiesto il perché e Franco Giacopino afferma che ha voluto fermare l’intimità che gli appartiene scomponendo i loro tratti, quindi “tornare sui suoi passi, ma con occhi nuovi”;

“RITORNO ALLA TERRA (I TRATTURI)” – periodo in cui la passione prende il sopravvento. Preceduto dalla lettura di alcuni suoi versi, Franco Giacopino ha mostrato il progetto che sta portando avanti dal 2008 dove la storia ha lasciato un buon ricordo di quelli che erano gli antichi passaggi attraverso i tratturi per praticare la transumanza. Egli stesso ha percorso a piedi questi tratturi e ha fotografato i colori che in autunno si mescolano ai profumi di una terra, talvolta sacra, calpestata, ma con rispetto. Ha concluso quest’ultima presentazione invitando tutta la platea ad ”immaginare di amare”.

Info:
www.francogiacopino.it

 
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