A Bari nell’ex Palazzo delle Poste dal 21 febbraio al 12 marzo 2013 dalla 12.00 alle 18.00 è aperta la mostra “Oltre il Giardino: una piazza, una città”.

E’ un percorso fotografico a cura di Daniele Trevisi per il bicentenario del quartiere murattiano 1813 – 2013 ed è patrocinato dal Consiglio Regionale della Puglia e dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Le foto in mostra si rifanno all’ampia e importantissima Piazza Umberto, oasi verde a due passi dalla stazione. Considerata uno dei luoghi più significativi di Bari, tra strade rettilinee ed incroci che formano grandi quartieri, la piazza è circondata da eleganti edifici tra i quali la monumentale facciata del Palazzo Ateneo che riporta alla memoria la Festa della Matricola degli universitari baresi prima che gli organismi studenteschi fossero sostituiti dai sessantottini. Sul davanti del Palazzo Ateneo si trova una grande fontana, eretta nel 1915 mentre al centro dei giardini, in onore del Re Umberto I, è stata posta la sua statua equestre. Un cippo commemorativo ricorda la strage del 27 luglio 1943 – eccidio dei dimostranti antifascisti.

E, proprio in questa piazza si riuniva la gioventù negli anni Settanta a leggere i giornali e i libri, a condividere i timori degli esami difficili, ad ascoltare la musica, a suonare le chitarre, a passeggiare mano nella mano, e a chiacchierare ma anche a discutere e litigare parlando di politica perché lì si “faceva politica”. Lì ci si incontrava senza spendere un soldo. C’erano anche i vecchietti che giocavano a carte sulle panchine di cemento, i bimbi che saltellavano e le donne che prendevano in affitto le sedie per scaldarsi al sole. Tutti sapevano dove si trovava Piazza Umberto o “il giardino di Bari”, simbolo d’incontro e partecipazione alla vita cittadini. In Piazza Umberto si andava perché tanto lì prima o poi arrivavano gli altri.

Oggi questa grande Piazza Umberto I è sempre luogo di incontri e siccome sono cambiati i tempi è soprattutto luogo di incontri multietnici; accoglie gente color cioccolato proveniente dall’Africa, con occhi a mandorla dal lontano Oriente, molti europei in cerca di lavoro; il vociare è un misto di italiano, barese, arabo, cinese e vari dialetti europei. Oggi è il simbolo della fratellanza universale.

Info della Mostra:
- Tel. 080-5402770
- bibiloteca@bcr.puglia,it

 
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Commenti (2)


  1. Ciao Diana , ben fatto , interessante , ma….avrei aggiunto una foto tua della piazza con i suoi frequentatori ;-)


  2. Hai Perfettamente ragione Mari – non ci ho pensato sigh …
    cmq, tanto per aver l’idea della grandissima piazza, in un orario più tranquillo: http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Bari/Piazze_Citt%C3%A0_Nuova

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