“MIGRAZIONI INTERNE ED INTERNAZIONALI: – STORIE DI VITA DELLE GENTI DI PUGLIA”.

L’istituto Tecnico-Tecnologico “M. Panetti” di Bari (www.itispanetti.it), diretto dall’Ing. Prof.ssa Eleonora Matteo, all’interno delle sue attività ha avviato un percorso di approfondimento didattico storico-culturale delle “Migrazioni interne ed internazionali: Storie di vita delle genti di Puglia“, attraverso la conoscenza del flusso migratorio in Italia, fenomeno che ha caratterizzato una pagina importante della nostra storia, e nello specifico dell’emigrazione pugliese di ieri e di oggi.

La città di Casarano che, in particolare, ha vissuto in prima persona il fenomeno migratorio con la partenza di numerosi concittadini verso lo stato del Belgio negli anni ‘50/’60, alcuni testimoni diretti della tragedia di Marcinelle, tristissimo evento dove 262 minatori persero la vita, di cui 136 italiani tra le quali 22 emigranti pugliesi, quasi tutti di origine salentina, il 20 dicembre 2012, ha accolto 35 studenti delle classi IV e V di Informatica ed Elettronica accompagnati da un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale la dott.ssa Angela Battista, i docenti Lisiena Simone e Maria Teresa Giuliani e il tecnico John Rocco Ferrara.

Dopo una breve visita alla città di Lecce per ammirare le bellezze artistiche e i mercatini natalizi di Santa Lucia, il gruppo ha incontrato a Casarano Maria Teresa Parrotto, direttore del Museo del Minatore (www.museodelminatore.it) e Giuseppe De Filippi, direttore dell’Associazione Astronomica “SAN LORENZO” (http://www.astronomiacasarano.it/).

Alle 16.00, nella Sala consiliare del Comune di Casarano, il gruppo è stato ricevuto dal Sindaco dott. Gianni Stefano, dall’Assessore alla Cultura dott. Paolo Bandiello, dalla sig.ra Angela Sozzi (vedova del minatore Lucio Parrotto), emigrata in Belgio, e dal sig. Salvatore Montedoro (ex-minatore emigrato in Belgio). Il Sindaco, figlio di emigranti pugliesi e di un minatore, dopo aver espresso il suo apprezzamento per le tematiche del progetto ai giovani, ha ascoltato John Rocco Ferrara, anche lui figlio di emigranti pugliesi nato e cresciuto negli Stati Uniti, che ha presentato le finalità del progetto e tutti i componenti che hanno organizzato e reso possibile questa iniziativa.

Ha anche attirato l’attenzione su una fotografia del compianto Lucio Parrotto, nel libro realizzato dalla Regione Puglia assessorato al Welfare – Servio Pugliesi nel Mondo, “I TRE COLORI dell’EMIGRAZIONE”, che richiama alla memoria il viaggio della speranza di tanti emigrati che hanno lasciato il paese d’origine alla ricerca di una vita migliore.

La signora Angela, friulana, figlia e vedova del minatore Lucio Parrotto e il sig. Salvatore, testimone del disastro della miniera di Marcinelle e di una vita di trenta anni in Belgio, hanno raccontato eventi storici riguardanti il famoso accordo uomo-carbone (per ogni lavoratore “spedito” in Belgio, l’Italia avrebbe ricevuto 200 chili di carbone al giorno), l’indegna tassazione dei minatori da parte del governo italiano nel 1995 e le lotte sostenute dallo stesso Lucio per dimostrare l’ingiustizia di quella legge e combatterla, della sofferenza, dei sacrifici di tanti compatrioti italiani, delle loro lotte ma anche del loro coraggio nell’affrontare le difficoltà tra le quali quella per gli Italiani di essere accettati in Belgio, del problema della lingua, della forte nostalgia dell’Italia che portava a conservare qualsiasi oggetto che la ricordasse, dell’esperienza di veder morire nella miniera gli amici, della solidarietà tra concittadini.

Lucio Parrotto si è sentito “obbligato moralmente” a tenere viva la memoria dei suoi colleghi morti nella terribile catastrofe di Marcinelle e quindi ha deciso di realizzare un museo del minatore raccogliendo, con l’aiuto della moglie Angela, in trenta anni, qualunque cosa servisse a raccontare Marcinelle e l’inferno vissuto lavorando nelle miniere di carbone. La signora Angela ha voluto lanciare agli studenti un forte messaggio, quello di non dare per scontato tutto ciò che oggi possiedono perché è il frutto di tanti sacrifici fatti dalle generazioni precedenti.

Ne “Il piccolo museo del paese nero“, fondato dallo stesso Lucio Parrotto e dove sono raccolti documenti, articoli di giornali, foto, utensili, attrezzature, oggetti carichi di storia e di memoria, foto d’epoca e dedica dei Reali del Belgio che hanno premiato il sig. Lucio per tutto il contributo dato, la prof.ssa Lisiena Simone, a nome del Dirigente Scolastico dell’ITT M. PANETTI”, ha consegnato al direttore del museo una targa ricordo.

Suggestivo ed emozionante è stata la deposizione di fiori sul Monumento al Minatore Salentino, dove 22 studenti con 22 candele hanno nominato 22 pugliesi Caduti nella strage di Marcinelle.

L’esperienza culturale di Casarano è stata altamente formativa per gli studenti e ha fatto vivere una vera giornata da “emigrante” a tutto il gruppo di Bari e al fotoreporter Giovanni De Micheli (peiro) di Casarano.

 
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Commenti (8)


  1. I miei più vivi complimenti al corpo docente della scuola e a te, Diana, per il fotoreportage.
    La tragedia di Marcinelle è uno dei tanti capitoli bui di cui non si parla tanto facilmente, se non addirittura, per nulla e, per questo motivo, sia la scuola che te, Diana, siete state lungimiranti nel parlarne.

    Un libro che affronta questa tematica con una prosa molto leggera, ma efficace, con testimonianze e documenti é stato scritto nel 2003 da un’autrice molto interessante, Monica Ferretti.
    I riferimenti sono:
    Monica Ferretti, Geules Noires (Musi neri), NonSoloParole Edizioni, 2006 seconda edizione.
    Mi sono permessa di segnalare questo libro perchè è un testo straordinario e da cui emerge fortemente la necessità della ricostruzione storica per la giusta salvaguardia della memoria storica.

    Ti rinnovo i miei complimenti e auguri di buone feste.
    Maria


  2. GRANDE DIANA,non si poteva illustrare e documentare meglio un reportage di grande valore storico dei nostri connazionali emigrati in Belgio, e trovare la MORIRE x alcuni di loro per mancanza di lavoro in ITALIA. BUON NATALE a TUTTI :-)


  3. @ Maria
    grazie per l’apprezzamento al quale mi unisco
    grazie alla Preside, al corpo docente e al tecnico John che hanno creduto in questo progetto,
    Ti ringraziio della segnalazione del libro di cui, sinceramente non sapevo nulla.
    Grazie all’eccezionale ospitalità di Peiro e di Casarno con il Sindaco Gianni Stefano.

    E’ stato molto emozionante perchè tutti credono in questo progetto e poi sentire i terribili disagi raccontati dalla sig.ra Angela e dal sig. Salvatore, credimi … è stato … non ho parole….


  4. @Giovanni
    la tua ospitalità e quella di tutta Casarano è stata eccezionale – grazie :)


  5. Ringrazio di cuore la splendida DIANA che ha potuto documentare questa nostra iniziativa in un modo cosi’ semplice ed ..emozionante.
    E’ importante che i nostri studenti sappiano cosa sia stata l’emigrazione Pugliese dello scorso secolo.
    Soprattutto riflettere perchè sono morti circa 280 minatori emigranti provenienti da 13 diversi nazioni !!
    ..e 22 erano figli di Puglia che sono andati in Belgio per sfuggire alla povertà e hanno trovato la morte!!
    Grazie Diana e al nostro Dirigente Scolastico, Ing. Prof.ssa Eleonora Matteo che ci ha dato la possibilità di vivere una giornata cosi’ emozionante.
    Buon, FELICISSIMO 2013 a tutti.
    John Rocco Ferrara
    AREA AR02
    ITT “M.PANETTI ”
    Bari


  6. Complimenti Diana, ottimo servizio, un ringraziamento particolare al D.S. del’I.T.T. Panetti, per aver passato il testimone di quella triste “memoria storica” che ho nel cuore il popolo pugliese, in particolare i salentini, quel testimone che serva alle nuove generazioni per non “dimenticare.. non dimenticare” quel periodo storico in cui l’Italia “vendeva” i suoi cittadini per….
    L’attore Mario Perrotta ha messo in scena il dramma dei minatori in belgio, in varie rappresentazioni teatrali,” emigranti-exspress”, dove con grande maestria racconta l’ansia e l’angoscia e le speranze dei minatori salentini.(vale la pena ascoltarlo!).
    Un complimento a Diana per l’ottimo reportage. Bravi !!
    Un salentino emigrante!!!!


  7. @ John
    ti ringrazio per l’ooportunità datami
    ho vissuto per qualche ora quella tragedia e ho ancora più compreso il difficile lavoro dei minatori


  8. @ Carmleo (bagli)
    “non dimenticare” – mai dimenticare
    hai ragione – ciao “Salentino emigrante”

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