A San Severo si sono svolti dal sabato della terza settimana di maggio fino al mercoledì successivo i solenni festeggiamenti in onore della sua principale patrona, Maria SS. del Soccorso.

Il simulacro di Maria SS. del Soccorso, che nel 1306 aveva prodigiosamente guarito a Palermo il monaco agostiniano Nicola La Bruna, venne trasferito nel 1564 per mano degli Agostiniani dalla Sicilia a San Severo, nella loro Chiesa di Sant’Agostino da dove ne promossero il culto.

Nel 1760 la statua della Madonna, di incarnato scuro, venne restaurata in chiave barocca dallo scultore Domenico Urbano di Andria con l’aggiunta degli occhi di cristallo, di un mazzo di rose e spighe nella mano destra al posto del vecchio scettro, e di un bambinello di incarnato bianco che sostituì quello originario (che era seduto sulle ginocchia della Madonna) ma che a sua volta, nel 1828, cadde rovinosamente e fu rimpiazzato da quello attuale. Al XIX secolo risalgono la parrucca “tipo Siviglia” e le preziose vesti di seta bianca e ricamate in oro.

In virtù delle numerose guarigioni miracolose attribuitele nel corso del tempo dalla popolazione locale, Maria SS. del Soccorso fu proclamata nell’anno 1857 patrona principale della città di San Severo in aggiunta ed alla pari dei due precedenti patroni, San Severino abate e San Severo vescovo.
L’otto maggio 1937 la statua della Madonna del Soccorso venne solennemente incoronata, con il relativo Bambino, con due corone e diademi d’oro e pietre preziose da parte di mons. Oronzo Durante nell’attuale Piazza Incoronazione, sinora intitolata a Luigi Zuppetta. Nel 1957 la Chiesa di Sant’Agostino, che custodisce la statua della Madonna del Soccorso sull’altar maggiore venne elevata a Santuario diocesano intitolato alla Vergine medesima.

Prima dei festeggiamenti in onore di Maria SS. del Soccorso, la relativa statua e quelle degli Arcangeli sono trasferite dal Santuario nella vicina Cattedrale di Santa Maria Assunta, fastosamente addobbata a festa nella zona del presbiterio e del coro. Qui vengono trasferiti anche gli altri due patroni: San Severino abate dall’omonima chiesa e San Severo vescovo dall’altare a lui riservato nella navata sinistra della medesima cattedrale.
Lo scenario che si presenta è grandioso e scenografico, di chiara impronta barocca. Nel tardo pomeriggio del sabato della terza settimana di maggio la statua di Maria SS. del Soccorso viene traslata dalla Cattedrale a Piazza Incoronazione per la solenne celebrazione eucaristca presieduta dal vescovo della diocesi sanseverese, che è attualmente mons. Lucio Renna.

Nella mattinata di domenica ha luogo la solenne processione degli Arcangeli a cui seguono nell’ordine i patroni San Severino abate, San Severo vescovo e Maria SS. del Soccorso ognuno portato a spalla ed accompagnato dalla rispettiva ed omonima confraternita. Dietro di essi sfilano le autorità mentre nelle strade adiacenti al percorso processionale vengono accese le batterie allestite dai rioni in gara tra di loro per contendersi il Palio delle Batterie.

Le batterie sono precedute ed accompagnate dai fujenti durante le loro espolosioni in sequenza per esorcizzare i mali e per divertirsi collettivasmente. E’ uno spettacolo che somiglia alla corsa davanti ai tori di Pamplona durante la festa di San Firmino. I fujenti sono giovani incuranti del pericolo che per proteggersi dalle bruciature indossano tute o giubbini a manica lunga.
Per attutire il rumore esplosivo usano gli auricolari. Una bandana variopinta sulla testa serve a ripararsi i capelli mentre l’altra, davanti alla bocca ed al naso, per proteggersi dal fumo dovuto alle esplosioni dei botti. Non deve mancare la maglietta bianca con la scritta dialettale “Uagliù, c’vdìm o’ fnèl” (trad: ragazzi, ci vediamo nel finale) che quanti più fori e bruciature avrà riportato tanto più sarà mostrata agli altri come trofeo per essere stato il più coraggioso.

Nella processione di lunedì mattina le autorità e gli Arcangeli non vi partecipano e al termine del corteo le tre statue dei patroni raggiungono le loro chiese ed i rispettivi altari.

Nei giorni dei festeggiamenti le corse dei fujenti interessano anche le batterie serali, anch’esse in gara per l’apposito palio, e sono numerosi gli spettacoli musicali e soprattutto pirici come gli scenografici fuochi d’artificio che nella periferia sanseverese, presso il Viale Fortore, stupiscono il pubblico e si contendono la vittoria al relativo festival nazionale. A conclusione della festa patronale di quest’anno, la sera del 23 maggio 2012, si è esibito in concerto il noto cantante Al Bano. Tutto ciò è reso possibile soprattutto grazie ai numerosi sponsor delle attività commerciali, industriali ed agricole di San Severo.

Il presente fotoreportage è integrato dalle sottostanti dieci immagini che ritraggono:
● la solenne celebrazione eucaristica tenutasi a partire dalle ore 19 di sabato 19 maggio 2012 in Piazza Incoronazione e presieduta dal vescovo di San Severo, mons. Lucio Renna (foto n. 1);
● un addobbo stradale in onore della Madonna del Soccorso con la sua immagine (foto n. 2);
● gli Arcangeli che sfilano in processione dinanzi ai tre patroni della città (foto n. 3);
● San Severino abate in processione dopo gli Arcangeli e prima di San Severo vescovo (foto n. 4);
● San Severo vescovo in processione dopo San Severino abate e prima di Maria SS. del Soccorso (foto n. 5);
● Maria SS. del Soccorso in processione mentre viene salutata dai fedeli col lancio di coriandoli e bigliettini multicolori (foto n. 6);
● una batteria prima dell’esplosione (foto n. 7);
● un cartello con l’immagine dei patroni e della città, srotolatosi in seguito all’accensione dei relativi botti (foto n.8);
● i fujenti in corsa durante l’accensione di una batteria con botti in sequenza (foto nn. 9-10).

 
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