Il FAI alla Banca d’Italia

Per la “XX Giornata FAI di primavera” a Bari è stata aperta al pubblico la Banca d’Italia in Corso Cavour (sabato 24 e domenica 25 marzo).

L’affluenza è enorme perché come sempre i Baresi hanno accolto con molto entusiasmo ed interesse le visite guidate organizzate dal Fondo Ambiente Italiano per la scoperta e la conoscenza del patrimonio artistico-culturale italiano.

La Banca d’Italia, inaugurata a Bari nel 1863, ubicata in un primo momento in un palazzo in via Cairoli che poi risultò inadeguato, ebbe sede definitiva in Corso Cavour tra il Palazzo della Camera di Commercio ed il Teatro Petruzzelli.

La costruzione dell’edificio fu avviata nel 1926 su progetto dell’ingegner Accolti Gil, su un’area di 3.000 metri quadrati. Realizzato su quattro livelli, oltre al piano interrato, presenta elementi di pregio quali il salone del pubblico con le artistiche vetrate in stile liberty e lo scalone che porta giù al caveau.

In questo salone per l’occasione è stato allestito un schermo gigante su cui sono proiettati i video clip di Ivan Iusco, noto compositore di colonne sonore per il cinema, la televisione e la videoarte.

La visita prosegue salendo lo scalone eclettico in marmi pregiati che va su al I piano dove si trovano la Sala Consiliare con l’enorme centrale lampadario ed il pregevole soffitto a cassettoni e la stanza del Direttore con i mobili originali del 1934.

“Nella Sala del Consiglio – spiega la sig.ra Pierangela De Benedittis, addetta alla Comunicazione della Segreteria della Delegazione FAI di Bari – c’è il busto bronzeo di Vittorio Emanuele III che è stato rinvenuto nelle cantine della Banca d’Italia e restaurato ad opera del FAI”.

Di fronte alla Banca d’Italia fu realizzata un’imponente fontana – ceduta successivamente al Comune e che abbellisce Corso Cavour, una parallela di via Sparano, salotto cittadino.

© Riproduzione Riservata