Per tutta la mattinata di domenica 12 febbraio, la più elevata cittadina del Gargano, Monte Sant’Angelo (796 m s.l.m.) è rimasta avvolta dalla nebbia mentre veniva giù un leggero nevischio.

Nonostante la visibilità ridotta a poche decine di metri, si è materializzata un’atmosfera magica ed ovattata fatta di improvvise comparse e scomparse, e resa ancor più suggestiva e pittoresca dalla neve caduta in questi ultimi dieci giorni la quale, formando un manto di circa 20 cm, ha imbiancato le strade ed i monumenti montanari e si è aggiunta al bianco delle case del suo centro storico, tanto da farlo sembrare fiabesco e nordico.

Sono mancati i turisti della domenica ed i pellegrini del celeberrimo Santuario di San Michele Arcangelo, i negozi di souvenir ed il Castello sono rimasti chiusi, ma i montanari non hanno rinunciato a recarsi a messa e/o alla loro passeggiata e i più giovani si sono divertiti a giocare con la neve. I termometri segnavano temperature oscillanti tra -1°C e 0°C.

Gli animali rimasti all’aperto, soprattutto nelle campagne, hanno invece continuato a soffrire il freddo cercando di ripararsi il più possibile.

Il presente fotoreportage, realizzato dall’arch. Michele Nardella di San Giovanni Rotondo si compone inoltre delle sottostanti dieci immagini che illustrano rispettivamente:
• il più che millenario Santuario di San Michele Arcangelo, sorto sulla celebre grotta all’indomani delle tre apparizioni del defensor dei (490, 492 e 493 d.C.) ed oggi sito UNESCO (foto n. 1);
• una campana gelata del campanile prismatico ottagonale ed angioino del santuario micaelico (foto n. 2);
• il complesso architettonico e religioso medievale formato dal Battistero di S. Giovanni in Tumba, dai resti della Chiesa di S. Pietro e dalla Chiesa di S. Maria Maggiore (foto n. 3);
• il Castello normanno-svevo-angioino-aragonese mentre compare fra la nebbia (foto n. 4);
• la centrale e storica Via Giuseppe Verdi, già Via Municipio, con alcuni passanti che scompaiono nella nebbia (foto n. 5);
• il chiostro del Municipio, già convento celestiniano (foto n. 6);
• gli storici comignoli montanari fra neve e nebbia (foto n. 7);
• un cane mentre attende che il proprio proprietario gli apra la porta di casa (foto n.8);
• un negozio di souvenir per turisti rimasto chiuso per neve (foto n. 9);
• il termometro di una farmacia del centro che segna la temperatura di -1° C (foto n. 10).

 
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Commenti (2)


  1. Non si direbbe tanta nebbia in questa zona.
    Complimenti per le foto suggestive.

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