Nello stand Editalia i visitatori della 75ma Fiera del Levante di Bari possono vedere da vicino le riconiazioni in oro e argento realizzate dalla Zecca dello Stato in tiratura limitata e certificata, delle introvabili monete del Regno d’Italia e le più belle Lire della Repubblica Italiana, esemplari rari del vecchio conio. E’ anche possibile avere informazioni relative all’iconografia, al simbolismo e alla storia dei soggetti scelti sia per il dritto sia per il rovescio di ogni moneta.

E’ un percorso nella storia nazionale dalla prima moneta dell’Italia Unita datata 1861 (le 5 Lire, Scudo Unità d’Italia) alle ultime coniazioni che hanno preceduto l’Euro, entrato in corso il primo gennaio 2002, dall’argento al nichel ed infine all’acmonital e all’italma, per ricordare le nostre radici: l’ape (operosità) delle 2 lire; il Pegaso (l’Italia pronta a volare in alto) sulle 10 lire negli anni 50; il timone (simbolo di rotta sicura e buon governo) delle 5 lire del 1966; la ruota dentata (la Repubblica Italiana) disegnata per le 200 lire coniate nel 1977; il dio Vulcano (forgia uno strumento da lavoro e non le armi per cui era famoso nei racconti mitologici) che troneggia sulle 50 lire in circolazione dal 1954 all’89; la testa d’Italia (gloria immortale) vista sulle 100 lire per oltre 30 anni.

Per finire con le moneta emesse dal 1958 alla seconda metà degli Anni ’60, della “500 Lire Caravelle” in argento, di cui Editalia propone la riproduzione artistica del conio e del punzone, moneta diventata famosa e oggetto da collezione, introvabile e di grande valore numismatico, per un errore in quanto quella con la dicitura “prova” presentava le bandiere in testa agli alberi delle imbarcazioni disposte in modo errato rispetto alle vele: erano controvento. Si decise, infine, di capovolgere le bandiere e far veleggiare le navi “di gran lasco” cioè spinte dal vento.

Editalia, per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, ha appositamente realizzato un cofanetto che raccoglie le riconiazioni delle monete dei quattro “giubilei” nazionali: le 5 lire del 1861 in argento, una emissione straordinaria per celebrare la nascita del Regno d’Italia (considerata molto rara nell’ambiente del collezionismo); le 50 lire del 1911 in oro, coniate per celebrare i 50 anni dell’Unità, le 500 lire del 1961 in argento per il centesimo anniversario, e la speciale moneta da 5 euro in argento emessa dalla Zecca dello Stato per festeggiare il traguardo di un secolo e mezzo di vita.

Nel libro “La Lira siamo Noi” si potranno leggere altri aneddoti, curiosità e approfondimenti sulle monete che si sono avvicendate dalla nascita della Repubblica alla fine del XX secolo.
E’ un’opera editoriale patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri/Comitato per celebrare i 150° anni dell’Unità d’Italia, che è corredata da un Atlante con schede tecniche ed immagini in dimensione reale, che illustra tutte le emissioni di monete e banconote nei diversi tagli e tipi.

E’ il racconto di 60 anni della società italiana, la sua politica e costume, scandita da momenti che hanno fatto la Storia: il voto alle donne, la nascita della Fiat, l’avvento della televisione, il concorso di Miss Italia, il femminismo, i Mondiali dell’ 82 e Papa Giovanni Paolo II.

Sulla copertina il bassorilievo del Dio Vulcano in oro o della Dea Minerva in argento.

Curiosità: alcuni nomi delle monete usate in Italia prima dell’Unità, sinonimi di denaro-monete locali e straniere: svanziche, crazie, onze, tarì, giulii, baiocchi (in rame), carlini, doppie (d’oro), ducati, fiorini, franceschini, e francesconi (toscani), marenghi, genovini, lirazze, scudi, paoli, talleri, testoni, quattrini, soldi, carantani, papetti, piastre (es. napoletane), grana, tornesi, rusponi e zecchini.

http://www.editalia.it/it/lira.do

 
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Commenti (2)


  1. Grazie Diana, per questo emozionante tuffo nel passato comune a ognuno di noi (almeno per quelli sopra i 30, ehm ehm), quando con 500 lire potevi fare un sacco di cose. Che nostalgia…


  2. grazie Marcello – hai proprio ragione ;)

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