Martedì scorso, allo stadio Giraud, si è svolto il I memorial “Attilio&Gino” organizzato dall’omonima associazione nata per ricordare le vittime della strada. Un’associazione che svolge il suo impegno attivo nella società, promuovendo manifestazioni e cortei nel ricordo di quanti hanno perso la vita tragicamente e prematuramente.

Come mai è nata l’idea di questa adunanza all’insegna dello sport e del ricordo?
“Sono oramai trascorse alcune settimane dagli ultimi tragici avvenimenti che in rapida successione hanno stroncato la vita di tre giovani torresi, straziando l’esistenza delle loro famiglie e delle altre persone coinvolte negli incidenti stradali che li hanno visti, purtroppo, protagonisti. Episodi che si aggiungono agli altri già capitati nel recente passato, e anche a quelli più remoti, rendendo allarmante il numero di vittime della strada nella nostra città. Riteniamo, venuta meno l’onda emozionale, di dover operare con serietà alcune riflessioni sull’operato della nostra associazione”.

Qual è il ruolo che vi prefiggete?
“L’associazione Attilio&Gino si propone, in primis, di essere un luogo di solidarietà e vicinanza tra tutti i familiari, gli amici ed i conoscenti di quelle persone che, purtroppo, non sono più tra noi. Uno spazio aperto a momenti di commemorazione. Ma, soprattutto, la nostra associazione vuole essere messaggera di speranza, vuole riaffermare la bellezza della vita, impegnandosi in un’opera di sensibilizzazione rispetto a tutti quei comportamenti irresponsabili che, in particolar modo sulle strade, spesso vedono protagonisti specialmente i giovani. E’ l’unico modo per far si che il sacrificio di queste vite prematuramente volate via, dei tanti sogni ancora acerbi che si sono infranti, non risultino vani.

Tante manifestazioni, quelle da voi organizzate, che hanno visto la partecipazione di molte persone. Qual è il messaggio che avete inteso mandare?
“Il nostro è un messaggio di vita, non di dolore. Risulta quanto mai necessario per noi l’aiuto di tutti i familiari delle povere vittime, pur nel rispetto del proprio dolore e della propria discrezione, e di tutte quelle persone sensibili al tema. Un particolare appello, poi, intendiamo rivolgerlo alle istituzioni, affinché valutino la disponibilità ad essere supportate in tutte quelle iniziative che possono aiutare a prevenire ulteriori dolorosi lutti e ad interrogarci assieme e costruttivamente sulla presenza di responsabilità più complesse rispetto ai singoli episodi. Ci auguriamo che il nostro appello smuova le coscienze e possa rappresentare l’inizio di una nuova stagione di impegno e sensibilità sociale”.

(Foto di Paolo Borrelli)

 
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