I riti della Settimana Santa a San Marco in Lamis, in Provincia di Foggia, che hanno avuto il loro momento più importante la sera del Venerdì Santo con la processione delle fracchie, si sono conclusi nel giorno della Resurrezione di Cristo (8 aprile) con la processione dell’Addolorata vestita a festa che ha avuto inizio alle ore 12 dalla settecentesca chiesa omonima, sede dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori.

Alla statua dell’Addolorata è stato rimosso il vestito nero che aveva sinora indossato, simbolo del lutto per la morte di Cristo sulla croce, avvenuta il Venerdì Santo. Questa veste luttuosa è arricchita dalle stelle ed dai motivi geometrici ricamati in oro. Oltre al vestito nero è stata tolta dalla testa di questa sacra statua la semplice aureola con una stella in alto ed al centro.

Per la processione pasquale alla statua dell’Addolorata è stato indossato un bellissimo vestito ricamato in oro, con racemi e motivi floreali, e di colore azzurro, come il cielo nel quale il suo unico figlio è risorto il terzo giorno dopo la sua morte terrena. All’aureola è stata sostituita una vistosa e pregevole corona d’oro, finemente lavorata e sormontata da una sfera con la croce.

Il corteo processionale ha avuto inizio con la sfilata delle bambine che indossavano il costume dell’Addolorata e che erano accompagnate e tenute in fila dai propri genitori. Esse erano seguite dai bambini con i fiori in mano. I due gonfaloni dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori hanno segnato l’inizio della sfilata delle relative consorelle, che indossavano il tipico abito ed il medaglione dell’arciconfaternita, e avanzavano disposte su due file laterali.

Al parroco don Nicola Lallo ha fatto seguito il simulacro dell’Addolorata vestita a festa, portato dai confratelli vestiti di nero con camicia bianca e cravatta celeste, e fiancheggiato da sei consorelle (tre per lato) che reggevano i lampioni ed erano vestite di blu, col medaglione dell’arciconfraternita e col velo ricamato bianco, in sostituzione di quello nero delle processioni del Venerdì Santo.

Alle spalle della statua dell’Addolorata e del baldacchino, il gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis ha segnalato la presenza delle autorità locali, seguite dal popolo dei devoti sammarchesi e dalla banda musicale che intonava motivi musicali dal ritmo allegro e coinvolgente al posto delle marce funebri, allietando la già festosa atmosfera pasquale.

L’itinerario processionale ha interessato le principali strade centrali sammarchesi ed è stato percorso con delle soste per la meditazione e la preghiera. Al ritorno della processione dell’Addolorata presso l’omonima chiesa e dopo la benedizione del parroco, è stata accesa la batteria nel Viale della Repubblica che ha segnato la fine della processione salutata dai presenti con un fragoroso applauso.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che illustrano:
● la statua dell’Addolorata vestita a festa nel giorno di Pasqua (foto n. 1);
● la statua dell’Addolorata vestita a lutto durante la processione mattutina del Venerdì Santo (foto n. 2);
● la statua dell’Addolorata vestita a festa mentre è appena uscita dalla sua chiesa per la processione pasquale (foto n. 3);
● le bambine col costume dell’Addolorata, accompagnate dai rispettivi genitori (foto n. 4);
● i gonfaloni che introducono la sfilata delle consorelle dell’Arciconfratenita dei Sette Dolori (foto n. 5);
● le consorelle che precedono la statua dell’Addolorata (foto n. 6);
● il parroco don Nicola Lallo mentre prega ed è seguito dalla statua della Vergine (foto n. 7);
● la processione mentre percorre l’ultimo tratto di strada prima del suo rientro (foto n.8);
● il parroco e la statua dell’Addolorata subito prima della conclusione della processione pasquale (foto n. 9);
● l’accensione della batteria (foto n. 10).

 
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Commenti (2)


  1. belle immagini michele
    buona pasqua


  2. Grazie Peiro, ricambio gli auguri a te e famiglia. E’ stata una processione bellisima a cui non potevo mancare. Saluti

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