La sera del 27 marzo 2015, Venerdì di Passione, giorno consacrato alla Madonna Addolorata, a San Marco in Lamis, come da consolidata tradizione locale, è stata accesa in suo onore una fanoja, un consistente falò cerimoniale di forma conica collocato dinanzi alla rispettiva chiesa settecentesca. Vero e proprio atto di devozione della popolazione sammarchese nei confronti della sua Speciale Patrona, l’accensione della fanoja è iniziata attorno alle ore 19:30 ed ha dato avvio ai riti della Settimana Santa della cittadina garganica, che culmineranno con le processioni del Venerdì Santo, delle quali la più nota ed esclusiva è quella serale della venerata ed artistica statua dell’Addolorata vestita a lutto ed accompagnata dalle fracchie, e si concluderanno la domenica di Pasqua con la processione di mezzogiorno del medesimo simulacro mariano vestito a festa.

Nonostante la pioggia insistente, grazie alla perizia di coloro che hanno gestito l’accensione, la fanoja, caratterizzata alla sua sommità dall’immagine della venerata statua dell’Addolorata fissata su un paletto, ha ugualmente preso fuoco, illuminato e riscaldato la serata. Pertanto è stata ammirata da numerose persone, dotate di ombrello, che si sono incrementate dopo la conclusione della messa vespertina solenne celebratasi nella chiesa stessa.

Per quanto concerne i preparativi di questa fanoja devozionale per l’Addolorata, ogni anno è il Comune, su richiesta scritta del priore della rispettiva Confraternita, a fornire gratuitamente la legna che viene scaricata dinanzi alla chiesa a mezzogiorno del giorno dell’accensione e, nel primo pomeriggio, viene sapientemente ordinata ed accatastata da un gruppo di giovani, che provvede poi a gestire l’accensione.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che ritraggono:
la fanoja dell’Addolorata mentre arde dinanzi alla rispettiva chiesa settecentesca (foto n. 1);
l’inizio della sua accensione (foto n. 2);
un’immagine ritraente la venerata statua dell’Addolorata, fissata ad un paletto e posta in cima alla fanoja (foto n. 3);
il falò mentre prende fuoco sotto la pioggia (foto nn. 4-5);
la venerata ed artistica statua dell’Addolorata che troneggia nell’apposita nicchia dell’altare maggiore della sua chiesa (foto n. 6).

 
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