Adriano, non ho parole per ringraziarti per questa preziosa testimonianza che potrebbe fornire riferimenti utili ad altre persone che hanno vissute lo stesso incubo, perchè di incubo si tratta.
Mentre scrivo il mio commento non lontano da casa tua si sta per annunciare la composizione del nuovo governo Monti…mi auguro che si affronti anche questa questione che guardando ai numeri che hai riportato – sia per quanto riguarda i cittadini che le aziende – mi sembra tutt’altro che secondaria se si vuole dare una speranza al tessuto economico e sociale di questo Paese.
sono episodi da non dimenticare per impedire che in futuro si commettano gli stessi errori. Dalle tue foto si evince l’atmosfera di luogo sospeso della memoria che invita alla riflessione. Grazie, Enzo!
E’ sempre una piacevole riscoperta constatare che nelle civiltà del passato il ruolo della donna all’interno della famiglia venisse valorizzato rispetto agli altri componenti. A differenza di quanto accade oggi. Contributo interessante, Michele!
la beffa è che ci sono centinaia di famiglie che hanno dovuto pagare le tasse sulla mancata bonifica e quelli che si sono rifiutati si sono visti recapitare le famigerate cartelle esattoriali di Equitalia, dichiarate illegittime ma che hanno condannato numerose famiglie all’impossibilità di ottenere un prestito o un finanziamento.
Ma, lo dico senza spirito polemico, non conosco alcuna forza politica che abbia condotto una battaglia seria, fatta eccezione per singoli individui che a livello locale hanno creato comitati e associazioni per portare avanti battaglie legali e sul piano politico.
@Grandeorso: la votazione dei fotoreportage è solo un’iniziativa simpatica che consente di fare una sorta di resoconto, attraverso l’articolo, di tutto quello che viene pubblicato in quel mese. Non c’è una gara e non ci sono vincitori.
Da questa selezione non escono i fotoreportage migliori, ma quelli che hanno impressionato o hanno donato un’emozione particolare legata a gusti, idee ed esperienze personali. Questo dovrebbe essere l’approccio giusto di chi vota, se poi qualcuno sceglie l’autore per simpatia… pazienza! E’libero di farlo (e nessun sistema di voto lo impedirebbe) ma lo trovo insensato.
L’entusiasmo è il sale di tutte le iniziative di Comuni-Italiani.it, quello che tu riesci a trasmettere nei tuoi interessantissimi fotoreportage, come l’ultimo su Chioggia che hai postato da poco.
Marcello Di Sarno (Redazione) su Movimento per la gente (Fiano Romano) scrive:
Adriano, non ho parole per ringraziarti per questa preziosa testimonianza che potrebbe fornire riferimenti utili ad altre persone che hanno vissute lo stesso incubo, perchè di incubo si tratta.
Mentre scrivo il mio commento non lontano da casa tua si sta per annunciare la composizione del nuovo governo Monti…mi auguro che si affronti anche questa questione che guardando ai numeri che hai riportato – sia per quanto riguarda i cittadini che le aziende – mi sembra tutt’altro che secondaria se si vuole dare una speranza al tessuto economico e sociale di questo Paese.
Marcello Di Sarno (Redazione) su Under 21 al Capozza (Casarano) scrive:
Che bel servizio, Giovanni! Avete un manto erboso tenuto proprio bene, complimenti…e per stasera Forza Azzurri!!!
P.S ma vai a vedere la partita? dobbiamo attenderci altre immagini?
Marcello Di Sarno (Redazione) su Dolce Europa 2011: torta mattone da 33 metri (Formigine) scrive:
qui in Redazione muoriamo dalla curiosità di sapere com’era la torta mattone…l’hai assaggiata?
Marcello Di Sarno (Redazione) su Parco della Resistenza del Monte Santa Giulia (Palagano) scrive:
sono episodi da non dimenticare per impedire che in futuro si commettano gli stessi errori. Dalle tue foto si evince l’atmosfera di luogo sospeso della memoria che invita alla riflessione. Grazie, Enzo!
Marcello Di Sarno (Redazione) su Il museo della stampa (Soncino) scrive:
un prezioso scrigno di storia e cultura…affascinante
Marcello Di Sarno (Redazione) su Lo spreco necessario (Ascoli Satriano) scrive:
E’ sempre una piacevole riscoperta constatare che nelle civiltà del passato il ruolo della donna all’interno della famiglia venisse valorizzato rispetto agli altri componenti. A differenza di quanto accade oggi. Contributo interessante, Michele!
Marcello Di Sarno (Redazione) su L’oro bianco del bosco: Sagra del tartufo 6/13/20 novembre (Savigno) scrive:
Non sapevo che ne esistessero così tante varietà…ma vedo che sono tutte care!
Marcello Di Sarno (Redazione) su Emergenza Sarno, incontro al Comune con Anita Sala (Pompei) scrive:
la beffa è che ci sono centinaia di famiglie che hanno dovuto pagare le tasse sulla mancata bonifica e quelli che si sono rifiutati si sono visti recapitare le famigerate cartelle esattoriali di Equitalia, dichiarate illegittime ma che hanno condannato numerose famiglie all’impossibilità di ottenere un prestito o un finanziamento.
Ma, lo dico senza spirito polemico, non conosco alcuna forza politica che abbia condotto una battaglia seria, fatta eccezione per singoli individui che a livello locale hanno creato comitati e associazioni per portare avanti battaglie legali e sul piano politico.
Marcello Di Sarno (Redazione) su Villa Pisani (Stra) scrive:
@Grandeorso: la votazione dei fotoreportage è solo un’iniziativa simpatica che consente di fare una sorta di resoconto, attraverso l’articolo, di tutto quello che viene pubblicato in quel mese. Non c’è una gara e non ci sono vincitori.
Da questa selezione non escono i fotoreportage migliori, ma quelli che hanno impressionato o hanno donato un’emozione particolare legata a gusti, idee ed esperienze personali. Questo dovrebbe essere l’approccio giusto di chi vota, se poi qualcuno sceglie l’autore per simpatia… pazienza! E’libero di farlo (e nessun sistema di voto lo impedirebbe) ma lo trovo insensato.
L’entusiasmo è il sale di tutte le iniziative di Comuni-Italiani.it, quello che tu riesci a trasmettere nei tuoi interessantissimi fotoreportage, come l’ultimo su Chioggia che hai postato da poco.
Marcello Di Sarno (Redazione) su La sorella “minore” (Chioggia) scrive:
Alla faccia della sorella minore…dalle tue foto sembra che non abbia nulla da invidiare a Venezia. Concordo con te, bisogna andarci!