Fano

A volte si creano dei rapporti viscerali con il proprio luogo di appartenenza, vere e proprie affinità elettive, riconducibili al riconoscimento del proprio doppio in un organismo “vivente” che ha volto, storia e soprattutto voce. Che l’appartenenza derivi dal fatto di esserci nati, poco conta. E non è assolutamente una discriminante. Lo sa bene robertobattaglino nella sua intimità con Fano, mirabilmente svelata in queste righe:
Fano, la mia cittadina d’adozione. Da gustare fuori stagione, senza turisti. A volte ti stupisce con i suoi silenzi immoti, a volte il rumore del mare in burrasca, di notte, non ti fa dormire. Il martedì mattina, la fila dei pescherecci che rientrano in porto. Il sabato voci e colori del suo mercato. Tutto questo è Fano, piccola grande città.

Panorama di Marino

Altre volte invece ci si sente “cittadini” onorari soltanto in determinate occasioni. Ciclicamente, di anno in anno, a ritrovarsi nei dì di festa come pesce in un barile. PANDA9 sguazza a Marino nel suo momento più esuberante, con in testa un motivo…
Dice la canzone: “…fontane che danno vino…” Avete letto bene!!! E’ questo ciò che accade durante la Sagra dell’uva che si svolge la prima domenica di Ottobre dal 1925 in questo piccolo centro. La fontana simbolo di questo miracolo è la Fontana dei Quattro Mori. Ma, per evitare risse, la distribuzione avviene anche in altre fontane. Dopo l’evento è facile incontrare gente allegramente brilla.

Magenta sotto la pioggia

Ma quando le viscere si contraggono invece in una quieta melanconia, quell’umore scuro che porta all’introspezione e al dolce oblio, riecheggia un sottofondo di confusione nel silenzio, impastandosi in un unico colore, Magenta, a cui Felcardi dona liricità:
… magenta è un colore anomalo, che non nasce dalla luce, ma dal sangue…
… dal sangue versato nel 1859 per realizzare il sogno di una nazione unita…
… un popolo unito che ora si vuole frantumare…
… magenta… avrei preferito che nascessi dalla luce

Point-Saint-Martin

Ad ogni sconfitta corrisponde, simmetricamente, una vittoria. Ed è esaltante ricordarsi delle vittorie! Specialmente quando lo sconfitto è nientemeno che il diavolo in persona. A Pont-Saint-Martin, ci racconta betti1955 che ogni anno…
I viaggiatori provenienti dalla pianura incontrano la Valle d’Aosta a Pont-Saint Martin. Si identifica con il suo ponte romano. Imperdibile il Carnevale storico che ripropone costumi e personaggi di epoca romana. Esso culmina quando, sotto il ponte, si brucia il diavolo al quale è attribuita, dalla tradizione popolare, la costruzione del ponte dopo aver perso una sfida con San Martino.

Panorama di Napoli

C’è anche il proverbiale “paradiso abitato da diavoli”, secondo una delle massime più utilizzate per vestire Napoli. Ma sarà ancora vero? Rosy76NA ci lancia, a volo d’uccello, tra le luci, gli odori, il tufo e gli alberi de:
La mia città.
Parchi più belli: Virgiliano; con museo annesso: Floridiana e Capodimonte.
Interessantissimo da un punto di vista storico-artistico-culturale il Centro Storico sia in superficie che sotto (Napoli Sotterranea).
Cibi tipici: pizza, spaghetti a vongole, babà e sfogliatelle.
Da vedere (tutto l’anno): i Presepi in San Gregorio Armeno.

L’oro di Napoli, per davvero.

(Foto di esterina, Mauro Schiaffini, piadvc, Antonio Baglioni, pasca)

 
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Commenti (2)


  1. Grazie Luciano, sempre affascinante leggere le tue sintesi!


  2. E i tuoi apprezzamenti sono sempre graditi Rosy :-)
    Grazie!

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