Ieri 24 maggio ad Asiago il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha reso omaggio ai Caduti della Grande Guerra.

Durante l’incontro con la popolazione, più volte applaudito ha lanciato non un solo monito ai Governi d’Europa, ma diversi moniti, per non disperdere l’eredità avuta in dote dopo il disastro dei due conflitti mondiali. La folla in Piazza Carli l’ha interrotto ben 8 volte per applaudire il Suo discorso durato circa 25 minuti.

“…no a guerre, barriere o muri, la pace si costruisce con i ponti” e continua ancora con il Suo discorso in una Piazza Carli gremitissima “…è stata la pace e non la guerra ad assicurare stabilità e progresso, è stato il dialogo non lo scontro a permettere le grandi conquiste civili ed economiche di questi ultimi 70 anni… sono state le intese, le alleanze e non le chiusure e le barriere a garantire al nostro paese e agli altri la libertà e il benessere”.

Presenti alla cerimonia il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, i Generali dei vari reparti dell’Esercito, il Governatore del Veneto Luca Zaia, Elena Donazzan Assessore alle Politiche dell’Istruzione, della Formazione e del Lavoro della Regione del Veneto, il Vescovo della Diocesi di Padova e tantissime altre autorità civili, militari ed ecclesiastiche.

Anche il discorso del Ministro della Difesa Roberta Pinotti che ha preceduto il discorso del Capo dello Stato, trova consensi e viene interrotto quando fa riferimento alle barriere: “…sarebbe ironico che a cento anni dalla guerra sinistri simboli come muri e barriere tornino a promuovere divisioni e separazioni, non possiamo tornare indietro…”

Alle 10.30 l’auto presidenziale preceduta da varie auto di scorta arriva al Piazzale del Leiten e sale verso il colle dove si trova il Sacrario. Prima dell’entrata al viale un drappello di alpini con l’uniforme del 1915-1918, rende omaggio al passaggio dell’auto, sono i figuranti del Battaglione Alpini 7 Comuni, con la divisa rifatta ma con i fucili di cento anni fa.

Blindatissimo l’Ossario per questioni di sicurezza hanno potuto accedervi in pochi, mentre il Presidente onorava i caduti deponendo una corona di alloro alcuni bambini delle scuole hanno intonato qualche canto, e alla fine il Capo dello Stato ha stretto a tutti loro la mano dicendo“…i bambini e i giovani sono figli d’Europa e vanno tutelati e i politici devono per loro costruire un futuro solido evitando pericolosi balzi all’indietro…”

Mattarella lascia il Sacrario per recarsi in Comune dove incontra i sindaci degli 8 Comuni dell’Altipiano, scende poi in piazza e dopo l’intervento del Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern e del Ministro della Difesa inizia il Suo discorso dal palco gremito da fasce tricolori dei vari sindaci della Provincia di Vicenza. Rievocando la guerra Mattarella chiama come testimoni Lussu, Gadda, Hemingway e Mario Rigoni Stern; cita anche Ermanno Olmi che, presente alla cerimonia, ha un incontro privato con il Presidente.

A fine cerimonia il Presidente in elicottero sale sul Monte Lozze, alle pendici di quel triste monte considerato il Calvario degli Alpini “Monte Ortigara” e ai piedi della statua della Madonnina con il Ministro Pinotti e tantissimi Alpini commosso depone una corona di fiori dicendo “…in questi luoghi bisogna vestire l’abito dell’ umiltà e della gratitudine”.

In Piazza Carli erano inoltre presenti vari reparti dell’Esercito con addetti che davano spiegazioni su mezzi, e tecnologie attuali, inoltre grazie al circolo filatelico 7 Comuni in collaborazione con le Poste Italiane è stato creato un annullo speciale che ricorda la visita del Presidente della Repubblica e i 100 anni del profugato.

P.S. Elena Donazzan, ha scritto personalmente al Presidente della Repubblica una lettera per salvare i Sacrari: “Presidente Mattarella, mi appello a lei affinché intervenga per salvare quelli che non rappresentano solo luoghi sacri per la nostra storia, ma che incarnano memoria, sangue e tradizione della nostra patria, come i Sacrari Militari… Dobbiamo valorizzazione nel giusto modo il sacrificio di chi ieri ha deciso di donare la vita per la nazione…” (la maggior parte dei Sacrari versano in uno stato pietoso).

Fotoreportage:
Foto 1 – Il Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern, Luca Zaia, Governatore del Veneto, il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella;
foto 2 – il palco, l’intervento del Ministro della Difesa Pinotti,
foto 3 – discorso del Presidente della Repubblica;
foto 4 – mentre si canta “Fratelli d’Italia”;
foto 5 – il gruppo Alpini con le divise e i fucili come cento anni fa rende omaggio al passaggio dell’auto Presidenziale;
foto 6- l’ auto Presidenziale scende dal Sacrario;
foto 7 – soldati con divise d’epoca scendono dal Sacrario;
foto 8 – dimostrazione dell’esercito in Piazza Carli;
foto 9 – spiegazione della tuta per artificieri;
foto 10 – l’annullo speciale.

 
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Commenti (2)


  1. “…i bambini e i giovani sono figli d’Europa e vanno tutelati e i politici devono per loro costruire un futuro solido evitando pericolosi balzi all’indietro”

    “…in questi luoghi bisogna vestire l’abito dell’ umiltà e della gratitudine”.

    Parole sante! Perché è tanto difficile essere umani?
    Grazie Maurizio, per questa testimonianza!


  2. Sempre grazie Kris,

    hai riportato senz’altro le frasi più belle di tutto il discorso.
    Grazie per averle evidenziate nel tuo commento, come dici tu:

    “parole sante”

    Un saluto dal Lago.

    Maurizio

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