Il 21 settembre di ogni anno a San Marco in Lamis si svolgono i solenni festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata, compatrona di questa cittadina garganica. La Chiesa però in questo giorno festeggia San Matteo apostolo ed evangelista, mentre la ricorrenza della solennità della Vergine Addolorata cade il 15 settembre, sei giorni prima.

Nel caso di San Marco in Lamis, il 21 settembre oltre alla festa con processione dell’Addolorata, particolarmente venerata dai suoi abitanti, si svolge la Fiera di San Matteo che oggi consiste in una serie di bancarelle di merci varie, allineate lungo le vie principali del centro, mentre in origine era un importante mercato di bestiame e di attrezzi agricoli che richiamava numerosi agricoltori ed allevatori della zona e di altri paesi del Gargano e della Capitanata.

La festa di San Matteo apostolo ha luogo invece presso l’omonimo santuario, situato a 3 km dal centro di San Marco in Lamis, verso est, e comunque all’interno del suo territorio comunale. Da qui parte una processione del quadro del santo apostolo ed evangelista la quale raggiunge la vicina frazione di Borgo Celano (a 1 km) per poi farvi ritorno.

Curiosamente ad essa non partecipano i sammarchesi ma i devoti forestieri, soprattutto quelli di Cerignola tra cui vi sono i portatori del quadro in processione.
Difatti tale festa non viene menzionata nei manifesti affissi in diversi punti dell’abitato sammarchese i quali invece riportano le diciture di “Festa patronale in onore di Maria SS. Addolorata” (nel titolo) e di “Fiera di San Matteo” (tra i punti del programma civile).

Le ragioni storiche per cui le due feste e la fiera vengono fatte coincidere nell’unica data del 21 settembre sono risalenti al XIX secolo e sono da ricercare innanzitutto nel favorire la convenienza per i contadini ed i pastori dell’epoca, sia locali sia forestieri, di potersi recare un’unica volta a San Marco in Lamis sia per partecipare alle due feste sia per fare acquisti in fiera. A ciò si aggiungono motivi di carattere ecclesiastico e liturgico e il fatto che si era nel frattempo consolidata nella tradizione popolare sammarchese la consuetudine di festeggiare con processione l’Addolorata il 21 piuttosto che il 15 settembre.

La festa patronale di Maria SS. Addolorata del 2012, giunta alla 139ª edizione, sul piano religioso ha avuto come novità l’arrivo nell’omonima chiesa delle reliquie di San Pio da Pietrelcina, prestate il giorno 15 settembre dal celebre santuario della vicina San Giovanni Rotondo per l’intera durata dei festeggiamenti, cioè sino al 24 settembre. Esse consistono in una stoffa bianca intrisa di sangue del costato del frate santo ed in una ciocca dei suoi capelli. Il tutto è custodito in un unico reliquiario che è rimasto esposto in chiesa per i fedeli ed è stato condotto in processione dinanzi al simulacro dell’Addolorata.

Il corteo processionale ha visto sfilare innanzitutto le bambine col costume dell’Addolorata, accompagnate dai rispettivi genitori, poi le associazioni e le confraternite sammarchesi con i rispattivi gonfaloni, le consorelle dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori, il clero, le reliquie di S. Pio, il simulacro dell’Addolorata, il baldacchino, i gonfaloni dei comuni di San Marco in Lamis e Torremaggiore, i sindaci, le altre autorità civili, la banda musicale ed il resto dei fedeli.

Sul fronte degli eventi civili, oltre alla Fiera di San Matteo (19-20-21 settembre), nella centralissima ed ampia Piazza Europa hanno avuto luogo:
l’esibizione musicale del Choro Orchestra del Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia (19 settembre dalle ore 21), che ha ricevuto dal sindaco Angelo Cera il premio “Fracchia d’argento 2012 – Pugliesi per il mondo“;
lo spettacolo di musiche e canzoni popolari tenuto dal gruppo sammarchese “Festa farina e folk” (20 settembre, dalle ore 21);
il concerto di Raf (21 settembre dalle ore 22) che ha divertito il pubblico con i suoi brani più famosi e quelli più recenti;
i fuochi pirotecnici, al termine del concerto di Raf.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che hanno per oggetto:
i gonfaloni ed i membri delle confraternite e delle associazioni sammarchesi (foto n. 1);
le consorelle dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori (foto n. 2);
il passaggio della processione, con le reliquie di San Pio da Pietrelcina e la statua dell’Addolorata, sotto le luminarie di Viale Europa (foto n. 3);
il parroco don Nicola Lallo mentre sorregge il reliquiario di San Pio da Pietrelcina (foto n. 4);
la settecentesca statua dell’Addolorata, veneratissima dai sammarchesi e che si conserva sull’altare maggiore dell’omonima chiesa (foto n. 5);
il gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis fiancheggiato da quello della Città di Torremaggiore (foto n. 6);
alcuni sindaci mentre seguono la processione, tra cui quello di San Marco in Lamis, on. Angelo Cera, che è il quarto da sinistra ed al centro dell’immagine (foto n. 7);
il momento conclusivo della processione, col discorso e la benedizione del parroco, subito prima del rientro in chiesa del simulacro dell’Addolorata (foto n.8);
due momenti del concerto di Raf (foto nn. 9-10).

 
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