Il 21 settembre di ogni anno nel comune garganico di San Marco in Lamis hanno luogo due feste, religiose e civili, distinte tra loro: quella di San Matteo apostolo e quella in onore di Maria SS. Addolorata.

Per quanto concerne la festa di San Matteo apostolo, essa si svolge annualmente presso l’omonimo santuario dei frati minori, facente appunto parte del territorio comunale di San Marco in Lamis da cui dista 3 km in direzione est. Curiosamente ad essa non partecipano i sammarchesi ma i devoti forestieri, soprattutto quelli di Cerignola, da sempre legati al santo da una particolare devozione per via dei tanti miracoli e numerose delle grazie attribuitegli nel tempo. I pellegrini cerignolani partecipano alla novena ed a tutte le funzioni religiose e nel pomeriggio del giorno della festa portano in processione, dal Santuario alla frazione sammarchese di Borgo Celano e viceversa, il quadro riproducente la duecentesca statua di San Matteo, in legno d’ulivo, che si conserva sull’altare maggiore della relativa chiesa. Tale scultura ritraeva in origine il Redentore e fu trasformata nel XVI secolo in quella di San Matteo apostolo ed evangelista per mano di un ignoto frate francescano. Ciò è avvenuto in seguito alla diffusione sul Gargano del culto di tale santo ed all’arrivo nel santuario della reliquia di un suo dente molare, proveniente dalla cripta del Duomo di Salerno, dove San Matteo fu traslato dall’Etiopia nel 1068 sotto il pontificato di Papa Gregorio VII. Il quadro che riproduce tale scultura sacra e che viene attualmente portato in processione è stato eseguito nel 1975 da P. Paolo Manocchio e sostituisce quello donato al Santuario dal cerignolano Francesco Landriscina nel 1926 del quale la cornice d’argento è stata reimpiegata per quello attuale.

Quest’anno (2013), in occasione dell’Anno della Fede stabilito dal papa emerito Benedetto XVI, il quadro di San Matteo, per la prima volta dopo circa quarant’anni, è stato trasferito a San Marco in Lamis per effettuare, nei giorni dal 12 al 15 settembre, una peregrinatio tra le tre comunità parrocchiali della cittadina garganica, al fine di risvegliare nella popolazione locale la fede nei confronti di questo santo, che è andata sempre più diminuendo col passar del tempo. Successivamente, nel pomeriggio del 19 settembre, presso il relativo santuario dei frati minori ha avuto luogo la tradizionale benedizione degli animali. Due giorni dopo, al termine della Santa Messa festiva delle ore 15:30 celebrata nella chiesa del Santuario dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano mons. Felice di Molfetta, i pellegrini cerignolani hanno condotto in processione il quadro di San Matteo apostolo recitando preghiere ed intonando canti popolari che esaltavano i connotati del santo e con cui gli chiedevano grazie. Il corteo processionale è stato aperto da un enorme stendardo rosso con l’immagine di San Matteo, realizzato dalla famiglia Di Martino nel 1993 a cui hanno fatto seguito, tra i fedeli: il gonfalone di Matteo Battaglino, anch’esso ritraente il santo apostolo ed evangelista, la reliquia di un suo dente molare ed il quadro che lo ritrae. Quest’ultimo è stato portato a spalla, era fiancheggiato da due candelabri floreali d’argento e recava, appuntate alla sua base, le banconote offerte dai fedeli mentre un mantello rosso lo ricopriva posteriormente. Dietro al quadro di San Matteo apostolo hanno infine sfilato il gonfalone della Città di Cerignola, alcune autorità di questo comune e la banda musicale Mº Franconi di San Severo. Dopo aver raggiunto Borgo Celano la processione di San Matteo apostolo ha effettuato una sosta di preghiera dinanzi alla Chiesa della B.V.M. Immacolata di Lourdes per poi ritornare al Santuario quando ormai era calata la sera e nell’antistante piazzale è stata accesa una batteria pirotecnica prima del rientro, tra gli applausi, del quadro di San Matteo in chiesa. Qui la banda musicale Mº Franconi ha eseguito la “Marcia di Radetzky” ed è stata impartita la benedizione finale.

Va inoltre evidenziato che la festa di San Matteo apostolo non viene menzionata nei manifesti affissi in diversi punti dell’abitato sammarchese i quali invece riportano le diciture di “Festa patronale in onore di Maria SS. Addolorata” (nel titolo) e di “Fiera di San Matteo” (tra i punti del programma civile).

Le ragioni storiche per cui le due feste e la fiera vengono fatte coincidere nell’unica data del 21 settembre sono risalenti al XIX secolo e sono da ricercare innanzitutto nel favorire la convenienza per i contadini ed i pastori dell’epoca, sia locali sia forestieri, di potersi recare un’unica volta a San Marco in Lamis sia per partecipare alle due feste sia per fare acquisti in fiera. A ciò si aggiungono motivi di carattere ecclesiastico e liturgico e il fatto che si era nel frattempo consolidata nella tradizione popolare sammarchese la consuetudine dar luogo ai festeggiamenti esterni in onore dell’Addolorata (con processione, spettacoli e luminarie) il 21 piuttosto che il 15 settembre, giorno della solennità liturgica che tuttora viene comunque celebrata all’interno della rispettiva chiesa.

La festa patronale sammarchese in onore di Maria SS. Addolorata del 2013, giunta alla 140ª edizione, ha avuto come evento religioso più significativo, nella giornata del 21 settembre, la processione per le vie principali della cittadina garganica della settecentesca statua della Vergine dei Sette Dolori, partita dalla rispettiva chiesa alle ore 19:30, al termine della solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18, conclusasi con l’atto di affidamento di San Marco in Lamis alla Madonna Addolorata quale “Speciale Patrona della Città”. Il corteo processionale ha visto sfilare innanzitutto le bambine col costume dell’Addolorata, accompagnate dai rispettivi genitori, poi le associazioni e le confraternite sammarchesi con i rispettivi gonfaloni, le consorelle dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori, i religiosi col parroco don Nicola Lallo, il simulacro dell’Addolorata, il gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis, le autorità civili e militari, la banda musicale ed il resto dei fedeli.

Sul fronte degli eventi civili, oltre alla Fiera di San Matteo (19-20-21 settembre), nella centralissima ed ampia Piazza Europa hanno avuto luogo:
* l’esibizione musicale e canora dell’Official Tribute Band “Palasport-Pooh” (19 settembre dalle ore 21);
* il concerto “Musica sotto le stelle” durante il quale si è esibita il mezzosoprano sammarchese Angela Bonfitto con la partecipazione straordinaria di Giovanna, nel ruolo di conduttrice, e del maestro Leonardo Quadrini, nel ruolo di pianista accompagnatore (20 settembre, dalle ore 21);
* il concerto di Peppino di Capri (21 settembre dalle ore 21:30) che per due ore abbondanti ha divertito ed emozionato il pubblico con i brani più famosi della sua carriera, sia del passato sia recenti;
* la consegna delle civiche benemerenze alle tre associazioni sammarchesi di volontariato di Protezione Civile (Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile, Gruppo Volontari Protezione Civile Arcobaleno, S.O.S. SER S.M. 27) e quella del premio “Fracchia d’Argento 2013″ ad Angela Bonfitto ed a Peppino di Capri;
* i fuochi pirotecnici, al termine di tale cerimonia successiva al concerto del cantante caprese.

Il presente fotoreportage è completato dalle sottostanti otto immagini che ritraggono:
- la processione del quadro di San Matteo apostolo dal relativo santuario alla frazione sammarchese di Borgo Celano, attuata dai pellegrini di Cerignola, devoti del santo (foto n. 1);
- la sosta della processione dinanzi alla chiesa della B.V.M. Immacolata di Lourdes, a Borgo Celano (foto n. 2);
- il rientro del quadro di S. Matteo apostolo nella chiesa del relativo santuario e l’esecuzione della Marcia di Radetsky ad opera della banda musicale Mº Franconi di San Severo (foto n. 3);
- due momenti della processione dell’Addolorata per le principali vie di San Marco in Lamis (foto nn. 4-5);
- l’arrivo della statua dell’Addolorata dinanzi alla rispettiva chiesa, nel momento conclusivo della processione (foto n. 6);
- il concerto di Peppino di Capri, tenutosi sul palco di Piazza Europa (foto nn. 7-8).

 
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