Il 21 settembre 2014 si sono svolte a San Marco in Lamis, come avviene ogni anno, la festa di San Matteo apostolo ed evangelista, tra il rispettivo santuario e la frazione di Borgo Celano, ed invece in città quella in onore di Maria SS. Addolorata, giunta alla 141ª edizione. Le due feste sono distinte e separate fra loro non solo per i luoghi in cui si svolgono e per le rispettive iniziative ma anche per le persone che vi prendono parte.

Alla festa di San Matteo, sono soprattutto i pellegrini di Cerignola che, una volta recatisi presso il rispettivo santuario situato a 3 km ad est di San Marco in Lamis, partecipano alla novena, alla tradizionale benedizione degli animali del 19 settembre, alle funzioni religiose del 21 settembre e, in particolare, si prendono cura di eseguire nel pomeriggio, dal santuario a Borgo Celano e viceversa, la processione del quadro che riproduce la duecentesca statua del santo, in legno d’olivo, che si conserva sull’altare maggiore della chiesa. Durante il cammino processionale, aperto ogni anno dall’enorme stendardo rosso con l’immagine di San Matteo, realizzato dalla famiglia Di Martino nel 1993, si susseguono tra i pellegrini cerignolani, il gonfalone di Matteo Battaglino, anch’esso ritraente San Matteo, la reliquia di un suo dente molare ed il quadro che lo ritrae, inserito in una cornice d’argento fiancheggiata da due candelabri floreali con luci e ricoperto posteriormente con un mantello rosso. Per tutta la durata della processione, verso quest’icona, ed indicandola, i pellegrini della città del Basso Tavoliere intonano dei canti popolari che esaltano i connotati del santo e con i quali gli chiedono d’intercedere presso Dio per ottenere delle grazie. La processione è anche animata dalla banda musicale e dalla batteria pirotecnica che, quando è ormai già sera, precede il rientro del quadro nella chiesa del rispettivo santuario, dopo quale ha luogo la benedizione finale e l’esecuzione, da parte del medesimo complesso bandistico, della “Marcia di Radetzky” tra gli applausi festanti della folla. Anche quest’anno (2014) gli accompagnamenti musicali sono stati eseguiti dalla banda musicale Mº Franconi di San Severo.

I sammarchesi nella stessa giornata del 21 settembre si dedicano a festeggiare, con tutti gli onori, Maria SS. Addolorata, “Speciale Patrona della Città”, la cui statua si venera sull’altare maggiore dell’omonima chiesa settecentesca. Nel giorno della sua solennità liturgica, che è il 15 settembre, l’Addolorata viene comunque festeggiata, ma in chiesa e non all’esterno. La consuetudine di festeggiarla esternamente il 21 settembre, con la processione, gli spettacoli, le luminarie e la tradizionale Fiera di San Matteo, risale al XIX secolo ed è da ricercare innanzitutto nel favorire la convenienza per i contadini ed i pastori dell’epoca, sia locali sia forestieri, di potersi recare un’unica volta a San Marco in Lamis sia per partecipare alle due feste sia per fare acquisti in fiera. A ciò si aggiungono motivi di carattere ecclesiastico e liturgico e il fatto che questa consuetudine si era nel frattempo consolidata nella tradizione popolare sammarchese.

Per quanto concerne la 141ª Festa Patronale in onore di Maria SS. Addolorata, nella giornata del 21 settembre 2014, l’evento religioso più atteso dalla popolazione locale e dai turisti è stato quello della processione per le vie e piazze principali della cittadina garganica della settecentesca statua della Vergine dei Sette Dolori, partita dalla rispettiva chiesa intorno alle ore 19:30, dopo della solenne concelebrazione eucaristica delle ore 18 conclusasi con la lettura dell’atto di affidamento alla Madonna Addolorata quale “Speciale Patrona della Città”. Nel corteo processionale hanno sfilato le bambine indossanti il costume dell’Addolorata, accompagnate dai rispettivi genitori, le associazioni e le confraternite sammarchesi con i rispettivi gonfaloni, le consorelle dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori munite di fiaccole, i religiosi col parroco don Nicola Lallo, il simulacro dell’Addolorata, il gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis, le autorità civili e militari, la banda musicale ed il resto dei fedeli.

Oltre alla presenza, per le vie e piazze principali del centro, delle affollate bancarelle di merci varie della Fiera di San Matteo, iniziata il 19 settembre, la festosa giornata del 21 settembre, sul fronte degli eventi civili, ha avuto il suo culmine nel gran concerto finale, organizzato da Teo ed Angelo Ciavarella e tenutosi sul palco allestito nella Villa Comunale intorno alle ore 21:30, nel corso del quale si sono esibiti i migliori talenti musicali e canori sammarchesi, di differente formazione, e si sono ricordate le conseguenze e le vittime dell’alluvione che ha colpito il Gargano nei primi giorni dello stesso mese. Tale spettacolo eterogeneo e ricco di emozioni, condotto da Angelo Gualano e svoltosi all’insegna della solidarietà per le popolazioni garganiche colpite da questa recente calamità, è stato caratterizzato: dalle tarantelle e dai canti popolari eseguiti dal gruppo “Festa Farina e Folk”; dalla performance lirica della mezzosoprano Angela Bonfitto; dai brani pop cantati da Michele Parisi e Sara La Porta; da due brani del pop rock locale intonati ognuno da Michelelangelo Giuliani e Paolo Pinto; dal “Sante Marche mia”, una canzone dialettale in onore del centro garganico cantato dal suo autore “Mikalet”; dalle note del pianista e compositore Teo Ciavarella; da un assolo di batteria di Tiziano Paragone e così via. Il tutto è stato ripagato da un notevole successo di pubblico, accorso numeroso a prendere parte questo evento senza precedenti nella storia sammarchese.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che illustrano:
la processione del quadro di San Matteo apostolo ed evangelista ad opera dei pellegrini cerignolani (foto n. 1-2);
il rientro della venerata immagine del santo nella chiesa del rispettivo santuario e l’esecuzione della Marcia di Radetsky ad opera della banda musicale Mº Franconi di San Severo (foto n. 3);
la processione sammarchese dell’Addolorata mentre attraversa Viale della Repubblica (foto n. 4);
la statua dell’Addolorata mentre sta per essere ricondotta dinanzi alla rispettiva chiesa, al termine della processione (foto n. 5);
una foto di gruppo con il gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis, le autorità locali e la venerata statua mariana (foto n. 6);
due momenti della serata spettacolo con i talenti musicali e canori sammarchesi, tenutasi nella Villa Comunale (foto nn. 7-8).

 
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