Sono quasi 850 anni che in Sardegna il giovedì e la domenica dopo Pentecoste si venera il Corpo del Signore con una celebrazione popolare esclusivamente religiosa. Al suono delle campane la processione prende il via dalla chiesa e si snoda per le vie della città.

E’ la festa processionale che accomuna tutto il mondo cattolico. La popolazione fin dal mattino prepara la più colorata e profumata esibizione in onore del loro Signore: le strade vengono mondate con cura, i balconi e le finestre addobbate con preziosi tappeti, arazzi e coperte, il pavimento viene ricoperto da petali di rose e fiori vari, il quartiere profuma di menta e rosmarino.

Tra due ali di vasi di fiori avanzano gli stendardi delle confraternite seguiti dalla Santa Croce e sotto il baldacchino il sacerdote regge l’Ostensorio con la Sacra Eucarestia e dietro un fiume di fedeli: recitano il Rosario e alternano canti sacri in italiano e latino.
La processione fa soste presso le cappelle con gli altari eretti per l’occasione. Dopo il passaggio della processione santa i devoti raccolgono i fiori calpestati e li ripongono a protezione delle loro case, delle loro macchine, del proprio corpo.

A Cagliari la “giovane” parrocchia di San Giuseppe già dal lontano 1957, come testimoniano le foto in bianco e nero del fotografo Nino Loi sempre presente nella gioia e nel dolore a fermare momenti di vita del quartiere, conserva vivace questa tradizione assieme ai fedeli delle altre parrocchie della borgata di Pirri.

Tornata alla chiesa parrocchiale la processione viene accolta in un tripudio di colori per la bellissima infiorata preparata sul sagrato da bravissimi volontari all’opera già da giorni.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento