Ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri, in occasione della sua festività, la processione del quadro di S. Matteo apostolo ed evangelista che è partita dopo la Santa Messa delle ore 15:30 tenutasi nella chiesa dell’omonimo santuario, ubicato tra i boschi del Comune di San Marco in Lamis (FG) in posizione panoramica sulla medesima cittadina garganica e sulla valle del torrente Iana.

Il complesso monastico, ricco di storia e di arte, è stato come ogni anno il punto di partenza e di arrivo della processione che è giunta fino alla frazione sammarchese di Borgo Celano, presso la quale sono state allestite le bancarelle, per poi ritornare sullo stesso percorso. Essa si è svolta nell’arco di circa 4 ore ed è stata accompagnata dai pellegrini devoti di S. Matteo provenienti da Cerignola (FG) i quali, attribuendogli numerose grazie e miracoli, gli hanno intonato delle cantilene esaltanti i suoi connotati fisici e la sua personalità, tra le quali “Evviva San Matteo”.

I pellegrini cerignolani sono giunti sin dalla prima mattina al suddetto santuario garganico prendendo parte alle celebrazioni eucaristiche e consumando i loro pasti nei suoi pressi. Nel pomeriggio gli stessi pellegrini con le loro cantilene e preghiere, hanno preso parte attivamente alla processione che ha visto sfilare dapprima un enorme stendardo rosso con l’immagine di S. Matteo, realizzato dalla famiglia Di Martino nel 1993, poi la reliquia del dente del santo accompagnata da Padre Gabriele Fania (guardiano del Santuario), la quale veniva fatta baciare dai fedeli.
A ciò ha fatto seguito il gonfalone di S. Matteo di Matteo Battaglino. Dietro di esso e tra i fedeli è stato portato a spalla il quadro di S. Matteo che recava appese alla sua base le banconote offerte dai fedeli ed era seguito dalla banda che ha concluso il corteo religioso.

Al ritorno della processione, in prossimità del santuario il quadro di S. Matteo è stato girato di spalle ad esso per porsi di fronte alla batteria pirotecnica, alla cui accensione è seguito l’applauso dei partecipanti. Successivamente sotto la pioggia battente, giunta proprio in quegli istanti, il quadro è stato riportato tra gli applausi in chiesa dove, dopo il discorso e la benedizione di Padre Nicola De Michele, è stata intonata dalla banda musicale la Marcia di Radetzky. Dopodichè i fedeli hanno reso omaggio al quadro del santo intonandogli nuovamente le loro cantilene.

Il quadro portato in processione riproduce fedelmente la statua in legno d’ulivo dell’altar maggiore della chiesa che, risalendo al XIII secolo, raffigurava in origine il Redentore e che fu trasformata nel 1596 in quella di S. Matteo apostolo ed evangelista per mano di un ignoto frate francescano. Ciò è avvenuto in seguito alla diffusione sul Gargano del culto del santo ed all’arrivo nel santuario della reliquia di un suo dente molare, proveniente dalla cripta del Duomo di Salerno, dove S. Matteo fu traslato dall’Etiopia nel 1068 sotto il pontificato di Papa Gregorio VII.

Il presente fotoreportage è stato realizzato dall’arch. Michele Nardella di San Giovanni Rotondo (FG) e si compone della presente descrizione e di dieci immagini che ritraggono nell’ordine: il corteo processionale iniziato dallo stendardo della famiglia Di Martino (foto 1); la reliquia del dente di S. Matteo accompagnata da Padre Gabriele Fania, guardiano del santuario (foto 2); il quadro di S. Matteo ed il gonfalone di Matteo Battaglino (foto 3); un pellegrino che intona una cantilena indicando il santo evangelista (foto 4); l’arrivo della processione al santuario nel momento del tramonto (foto 5, 6 e 7); l’accensione della batteria (foto 8); il rientro in chiesa del quadro (foto 9); il momento finale della festa in chiesa tra gli applausi dei fedeli.

 
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Commenti (4)


  1. Se scrivo che le foto e in particolare il “soggetto” sono di mio particolare gradimento ed interesse, concretizzo un conflitto di interessi?


  2. @Matteo: direi che per non suscitare polemiche, sarebbe preferibile che cambiassi nome :-)


  3. belle immagini, passo spesso dal convento di S. Matteo quando sono in pelligrinaggio a P. Pio
    bel reportage
    ciao


  4. Si salutano e si ringraziano i commentatori di questo mio fotoreportage. Le battute scherzose di Matteo Di Bello e Marcello Di Sarno mi hanno divertito.

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