Commenti


  1. grazie Kris, i commenti sono più gratificanti dei voti, che comunque non guastano!


  2. Meraviglia!
    Quando sono in Sila mi incanto a guardare le mucche al pascolo nella vallata dove sorge il fiume Neto alle pendici del monte Bottedonato e penso alla loro transumanza di ritorno allo Ionio attraverso i paeselli calabri.
    Le tue foto danno una visione reale a ciò che era solo una mia immaginazione.
    Bellissimo documentario: merita il mio voto!


  3. E’ molto interessante la storia geologica di quel luogo, ritrovo in quelle immagini lo stesso tipo di formazioni di forre e grotte dovute all’erosione dell’acqua in fondo alle valli friulane. E’ molto impressionante scendere quasi nelle viscere della terra e pensare che ci sono voluti milioni di anni per scavare questi labirinti e foggiare rocce dalle forme stranissime. Sono molto belle le foto che ci consentono anche di vedere i colori delle stesse rocce, mi piace molto il fascio di luce che buca la penombra delle grotte.


  4. C’è qualcosa di simile nella ns. zona del Pordenonese che l’autore conoscerà : Pradis e la forra scavata dal torrente Cosa, in Val Colvera o la strada vecchia di Barcis (chiusa al traffico ma accessibile a piedi o in bicicletta).
    Uno spettacolo questo reportage, posti che mettono soggezione.


  5. La natura è capace di creare delle meraviglie, basta saper vedere per apprezzarla e queste foto ne sono la testimonianza, è generoso condividere questi tesori con gli utenti della rete. Grazie, non conoscevo l’esistenza del ponte dell’Orco.


  6. grazie nicoletta ;) in questo momento sono a chiusa sigh


  7. sempre interessanti e corredati da belle foto, i tuoi reportage, Diana!


  8. @ Mino, sì, la 9^ foto è della chiesetta accanto all’albergo dove avete soggiornato. Per poterla vedere dovrete rimanere qui fino al 15 agosto … ti sei cmq perso la premiazione dei miei 30 anni a Valdaora (cittadina onoraria) ;)