Alle 20.30 del 4 agosto 2025, nella chiesa di S. Egidio di Valdaora di Mezzo si sono esibite con travolgente gioia e bravura le tre musiciste che formano il gruppo ensemble TRIOLOG.

Magdalena Moser nata in Austria, Tonia Solle nata in Germania, Maria Beatrice Cantelli, nata a Bologna, precisano che il dialogo musicale è al centro dell’ensemble TRIOLOG. Con grande curiosità esplorano diversi approcci interpretativi riuscendo a creare armonie sorprendenti e suoni omogenei grazie agli affascinanti contrasti dei loro strumenti: flauto, fagotto, organo.

Durante il concerto che è durato un’oretta, le tre musiciste hanno suonato brani di Georg Philipp Telemann, Jan Pieterszoon Sweelinck, Johann Sebastian Bach, Heitor Villa–Lobos, Antonio Vivaldi.

Magdalena dichiara: ”Suonare l’organo è la mia grande passione. Mi piace spaziare nella gamma di suoni di questo strumento che passa da toni delicati e morbidi a quelli potenti e maestosi. Mozart disse dell’organo: “Ai miei occhi e alle mie orecchie, l’organo è il re di tutti gli strumenti”. Ogni organo è diverso. Per cui per me è sempre una sfida speciale e un divertimento adattarmi alla diversità degli strumenti e della sonorità degli ambienti dove suoniamo. Con l’Ensemble TRIOLOG ho la possibilità di mostrare ulteriori sfaccettature dello strumento, cosa che mi dà grande gioia”.

Tonia afferma: ”Amo il fagotto perché il suo suono risplende di tutti i colori musicali. Nell’Ensemble TRIOLOG scopriamo insieme nuove sfumature sonore grazie alla straordinaria combinazione del fagotto con il flauto e l’organo. Condividere questi momenti di divertimento con le mie colleghe e il pubblico è per me una grande gioia”.

Maria Beatrice dice: ”La musica è sempre stata per me il miglior modo per esprimermi. Mi sono decisa per il flauto perché è lo strumento che più si addice alla mia personalità. Suonare musica da camera è già di per sé divertente, ma lo diventa ancora di più con Tonia e Magdalena, con cui ci conosciamo da lungo tempo. Nell’Ensemble TRIOLOG siamo completamente libere nella scelta dei brani e delle combinazioni in cui suonarli. Siano essi duetti, trio o soli, l’importante è stabilire un “tri-alogo” tra di noi e con il pubblico. La soddisfazione che proviamo nel farlo è immensa”.

 
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