Pur partecipandovi, non era mia intenzione pubblicare un terzo reportage sulla Grande Rogazione di Asiago, ma voglio dimostrare la “fede” di una comunità.

La pioggia e il fango non hanno fermato la Grande Rogazione.

Sabato 11, ore 06,00, si parte puntuali come sempre, dal Duomo di Asiago, sotto un vero e proprio diluvio. 800 persone hanno così iniziato, come viene chiamato in Altipiano, “Il giro del Mondo”.

Era dal 2005, che non pioveva il giorno della Grande Rogazione. Il percorso è sempre il solito, pausa al Lazzaretto per la Santa Messa. Qui arrivano accompagnati in auto dai famigliari gli anziani che non possono camminare; eravamo circa 1500.

Come per incanto dopo la Messa, smette di piovere e il cielo pian piano si apre. A fine Messa si è cantato come sempre “Signore delle cime” e le ragazze offrono le uova colorate la sera prima, ai ragazzi. I numeri crescevano man mano che nel cielo si formavano sprazzi di sole.

Dopo la pausa a Camporovere, si riparte e duemila persone seguivano la croce bianca su campo rosso, si affronta l’impegnativa salita del monte “B”; scendendo si prosegue per i boschetti di Gallio, per l’ultima sosta. Si riparte verso Asiago e da qui in poi, un caldo sole quale premio della fatica compiuta ci accompagnava rallegrando gli animi.

Entrando a Asiago ci si avvia verso il Duomo e i passanti ci accolgono con applausi.
La fatica è compiuta! Nel Duomo, don Roberto impartisce la benedizione: la Grande Rogazione è un voto, una preghiera, una processione, una antica usanza, una tradizione ma è soprattutto: “Il Giro del Mondo”.

Le immagini della Grande Rogazione:
Foto 1 – Messa al Lazzaretto. Al centro, don Roberto;
Foto 2,3,4,6 – la pioggia e il fango non fermano la Grande Rogazione;
Foto 5 – complimenti a questo papà, ma bravissimo anche il bambino;
Foto 7 – l’uovo colorato dalla ragazza misteriosa;
Foto 8 – don Roberto fotografato dopo la Messa. Grazie don Roberto per questa foto, ma grazie soprattutto per quello che ci sai raccontare, le tue “prediche” sono delle splendide favole vere, dalle quali tutti noi dovremmo trarne insegnamento;
Foto 9,10 – verso Asiago: Il regalo del sole per la nostra fatica.

 
© Riproduzione Riservata
 
 

Commenti (6)


  1. Maurizio, non poteva non essere inserito questo reportage, anche se ne avevi pubblicati due nei precedenti anni. Stavolta è davvero particolare e, come dici tu, proprio sottoponendosi a disagi fisici, si dimostra l’intensità della fede!
    Belle le foto, mi piacciono quei serpentoni umani che risaltano meglio ingrandendo la foto.
    Grazie per averci resi partecipi di questo particolare evento!


  2. Grazie Cristina,

    onorato che il primo commento sia il tuo.
    Se fosse stata una giornata di sole non avrei di certo inserito un terzo reportage, ma questa volta come scrivi tu era proprio “particolare”

    Non è stato facile soprattutto l’inizio, ma dopo la pioggia arriva sempre il sereno e così è stato.

    Un caro saluto

    Maurizio


  3. Non potevo spendere meglio il mio tempo!
    Sentiti complimenti sia per gli scatti sia per l’articolo!
    Grazie!!!
    Un caro saluto
    g & miao :)


  4. bel reportage,belle foto. :-)


  5. Grazia,

    ben ritrovata (vale anche per miao)
    Grazie per il tuo gradito commento
    Un caro saluto dal Lago

    M.


  6. Giovanni,

    mi fa veramente piacere ricevere un tuo commento.
    Grazie Mille.

    Un saluto

    Maurizio

Lascia un Commento