“Rossi d’Asiago 150 anni con lo stesso spirito”

Presso il museo “Le Carceri” di Asiago un’interessante mostra che celebra i 150 anni della distilleria più antica dell’Altipiano e la più alta d’Europa.

La lunga storia della distilleria inizia nel 1868, quando in piccolo laboratorio sul retro della farmacia di Piazza Umberto I ad Asiago, il giovane speziale Gian Battista Rossi inizia a preparare per i turisti e paesani un elisir tonico e ricostituente a base di china calisaia e pappa reale.

Fu subito un successo e alle esposizioni di Roma del 1903 e Parigi nel 1904, la China Rossi ottenne prestigiosi riconoscimenti e così Gian Battista Rossi inizia la prima produzione liquoristica industriale della zona, costruendo una distilleria.

Fra i numerosi preparati di china, già nel 1910 la China Rossi viene considerata di primissimo ordine e senza dubbio la migliore fra le chine presenti nel mercato, questo grazie anche ai pregi di primissima qualità della corteccia dalla quale viene ricavata.

Con il triste e sofferto fenomeno del profugato durante la Prima guerra mondiale, i Rossi vengono destinati a Piove di Sacco, nel padovano, non perdendosi d’animo continuano l’attività, creando un piccolo laboratorio di liquori.
Ma il cuore resta sempre nell’amata Asiago e a metà degli anni ’20 (finito il periodo di profugato), Augusto , uno dei figli del fondatore, acquista un terreno e impianta una nuova distilleria, dove inizia la produzione su larga scala della China e di un nuovo liquore il ”Kranebet”.

Dopo alterne vicende e la costruzione di un nuovo stabilimento l’azienda vede purtroppo cadere le vendite e alla fine del 1962, i Rossi cedono la maggioranza delle azioni a Rino Zanin, che con il figlio Silvano rinnova la distilleria nella gamma dei prodotti con sistemi di vendita e pubblicitari aggiornati ai tempi.

Silvano Zanin mantiene la guida dell’Azienda fino al 1992, anno in cui decide di cedere l’attività e l’eredità della Rossi d’Asiago (che nonostante i cambi di proprietà ha sempre mantenuto il marchio originale) viene raccolta da Francesco Dal Toso, di Ponte di Barbarano nel vicentino, una famiglia con una tradizione di “distillatori”.

La Famiglia Dal Toso intuisce subito che la Rossi d’Asiago necessita di un salto di qualità e iniziano con un piano di marketing, di riammodernamento del brand, restyling delle confezioni, campagne pubblicitarie e il miglioramento dei prodotti con utilizzo di materie prime di pregiata e indiscussa qualità, utilizzando per la produzione i metodi di lavorazione artigianali. Tutto questo lavoro impegnativo, unito ad un forte orientamento verso la clientela, premia la Rossi d’Asiago.

La famiglia Dal Toso oggi è riuscita a conquistare una prestigiosa nicchia di mercato, fra enoteche e ristoranti di primo ordine, i prodotti vengono esportati in oltre 50 paesi del Mondo, con la China Rossi che a prescindere da tutti questi cambiamenti viene sempre prodotta secondo l’antica ricetta originale del 1868.

La mostra, un vero successo di presenze, è un viaggio nel tempo con un tuffo nel passato, dove i visitatori hanno modo di ripercorrere l’affascinante storia dell’azienda sia attraverso i protagonisti ma anche attraverso i prodotti, di alcuni dei quali si possono sentire i profumi. Infatti in una sala sono esposte le erbe usate per la preparazione con particolare attenzione al famoso liquore “Kranebet”, il cui slogan è rimasto quello di un tempo:
“Chi beve Kranebet respira Montagna”

Fotoreportage
Foto 1,2 – La famiglia Rossi e la famiglia Dal Toso, 150 anni con lo stesso spirito;
foto 3 – Stampo per la bottiglia del Kranebet;
foto 4 – L’evoluzione delle bottiglie di China;
foto 5 – Anna Maria Bugliari (Miss Italia 1950) è il volto della pubblicità della Distilleria Rossi;
foto 6 – Le varie erbe comprese le bacche di ginepro per la produzione dei liquori;
foto 7 – Kranebet, chi lo beve respira montagna;
foto 8 – La distilleria più alta d’Europa;
foto 9 – La collezione “Culto” sei tipologie di grappe provenienti dai migliori vitigni del territorio;
foto 10 – Francesco Dal Toso indica le varie esportazioni nel Mondo.

Per info:
museolecarceri@gmail.com Tel. 0424-600255
Facebook: museolecarceri

 
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