Come avviene annualmente dal primo sabato di giugno al martedì successivo, sono in corso a Torremaggiore, in Provincia di Foggia, i solenni festeggiamenti in onore del patrono, San Sabino (1 agosto 461 – 9 febbraio 566), vescovo di Canosa di Puglia.

Il culto del santo (che visse ben 105 anni, fu sacerdote per circa 80 anni e vescovo canosino per 52) fu introdotto a Torremaggiore dai benedettini dell’Abbazia dei SS. Pietro e Severo, oggi non più esistente e che allora si trovava presso l’antico casale di Terrae Maioris, che unitosi al Codacchio formò in seguito l’attuale abitato di Torremaggiore.

San Sabino fu infatti amico di San Benedetto da Norcia di cui seguì fedelmente la regola “Ora et labora”, impegnandosi nella costruzione e nel restauro di numerose chiese oltre che nella preghiera e nelle opere di carità. Come diplomatico del papa Agapito riuscì ad ottenere dall’imperatore Giustiniano che il diritto di consacrare i vescovi orientali fosse restituito alla Chiesa di Roma. Inoltre a San Sabino è attribuito il prodigio di aver salvato la sua Canosa di Puglia dal saccheggio dei Ostrogoti, capeggiati da Totila il quale nel 548 volle mettere alla prova le capacità profetiche del vescovo, ormai anziano e cieco, fingendosi suo servitore ed offrendogli un calice di vino, ma questo tentativo fu vanificato dallo stesso prelato. Inoltre il vescovo Sabino fu vittima anche di un tentato avvelenamento da parte di un ambizioso arcidiacono che aspirava alla sua cattedra vescovile e che invece morì al posto suo.

San Sabino fu riconosciuto patrono di Torremaggiore con una bolla emanata nel 1216 dal Papa Onorio III e una sua reliquia era conservata nell’omonima chiesa distrutta dal terremoto del 1627 e mai più ricostruita. Dopodichè tale reliquia venne trasferita nella vicina e cinquecentesca Chiesa di S. Maria della Strada, nella quale si conserva anche la statua del santo in abiti vescovili bianchi e verdi, che si porta in processione.

Quest’anno (2012) la processione ha avuto inizio alle ore 18 di sabato 2 giugno. Appena uscita dalla Chiesa di S. Maria della Strada, è stato osservato un minuto di silenzio in favore delle popolazioni dell’Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto, colpite in questi giorni dalle disastrose scosse telluriche. A tali terremotati è stato interamente devoluto il ricavato delle offerte dei fedeli durante la processione, come avvenne tre anni fa per i terremotati dell’aquilano.

Il corteo processionale è stato iniziato dai crocerossini, seguiti dai membri dell’Azione Cattolica, dei gruppi di preghiera, delle parrocchie e delle confraternite di Torremaggiore, ognuna con proprio gonfalone. A costoro ha fatto seguito il reliquiario di San Sabino, conservato nella Chiesa Madre di Montemilone e trasferito a Torremaggiore solo nel periodo della festa patronale. Alle sue spalle hanno sfilato il clero torremaggiorese e la statua del santo patrono, portata a spalla dai confratelli dell’omonima confraternita. Dopo il santo hanno proceduto in processione i gonfaloni di Torremaggiore, Montemilone e San Marco in Lamis, i rispettivi sindaci, le altre autorità civili e militari e i fedeli.

Lungo il percorso e durante le soste della processione, sono state accese le batterie le quali sono state precedute ed accompagnate dai fujenti, giovani incuranti del pericolo che hanno corso a breve distanza dalle esplosioni dei botti, come tradizionalmente e similmente avviene nella festa patronale della vicina San Severo. Al termine del lungo percorso e prima della sua ritirata, la processione di San Sabino è stata salutata, intorno alle ore 22, dallo sparo di mortaretti in Corso Matteotti e dalla batteria di Piazza dei Martiri. Tali spettacoli pirotecnici sono stati entrambi eseguiti dalla ditta torremaggiorese “Pirotecnica Fontana” di G. Parente.

Contestualmente alla festa patronale nella cittadina dell’Alto Tavoliere ha luogo sin dal 1834 anche la Fiera di San Sabino, giunta quest’anno alla sua 181^ edizione e riguardante l’agricoltura, l’artigianato e le merci varie. Le strade interessate sono Via Sacco e Vanzetti e Viale Giuseppe Di Vittorio. Davvero scenografiche sono le luminarie del Corso Matteotti, della ditta “Fratelli Carlone” di Lucera, che insieme alle bancarelle allietano il passeggio di residenti e forestieri.

Tra i numerosi eventi organizzati in questi giorni, da non perdere sono: i concerti del Complesso Bandistico Città di Bracigliano, diretti dal maestro A. Ciervo; il concerto di Luisa Corna (lunedì 4 giugno, ore 21:30 in Piazza dei Martiri); e le batterie serali, dette alla bolognese, che si quest’anno si contenderanno il 9° Trofeo delle batterie alla bolognese “San Sabino”, intitolato
“Ki te pov’l a sp’r” (trad. Chi ha polvere da sparo), martedì 5 giugno alle ore 22 sul Piazzale Enrico Fermi. Le ditte in gara sono: “Pirotecnica Fontana” di Parente G. – Torremaggiore; “Pirotecnica Padre Pio” di Presutto e Florio – San Severo; “Pirogiochi” -Torremaggiore, eseguita dai Sig.ri Giuseppe Pagliaro e Nicola Chiarappa; “Nuova Palmieri Fireworks” – Apricena.

Il presente fotoreportage è integrato dalle seguenti dieci immagini ritraenti:
● la statua di S. Sabino, appena uscita dalla Chiesa di S. Maria della Strada, mentre è in sosta durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime delle recenti scosse di terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (foto n. 1);
● il reliquiario e la statua di San Sabino mentre si avviano in processione lasciandosi alle spalle la Chiesa di S. Maria della Strada (foto n. 2);
● l’accensione della batteria antistante alla chiesa con la corsa dei fujenti (foto n. 3);
● la processione in Via della Costituente (foto n. 4);
● il gonfalone di Torremaggiore (al centro) fiancheggiato da quelli dei comuni di San Marco in Lamis e Montemilone (foto n. 5);
● l’accensione di una batteria di Viale Aldo Moro, preceduta dai fujenti in corsa (foto n. 6);
● la processione davanti al Castello ducale nell’ora blu (foto n. 7);
● l’accensione della batteria di Via Lucera, accompagnata dalla corsa dei fujenti (foto n.8);
● la fiera di San Sabino (foto nn. 9-10)

 
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