Giovedì Santo con l’Ufficio delle Tenebre e gli altari della reposizione
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A San Giovanni Rotondo il Venerdì Santo ha raggiunto il suo momento più importante e significativo con le processioni dell’Addolorata e del Cristo Morto, che sono entrambe partite dalla Chiesa di San Nicola, dove le due statue sono collocate rispettivamente sull’altar maggiore e nel primo a sinistra.
I due cortei processionali sono partiti sul far della sera in tempi diversi ed hanno seguito itinerari differenti fino all’Incontro tra l’Addolorata ed il Cristo Morto che è avvenuto attorno alle ore 21 dinanzi al Palazzo di Città, nella centralissima Piazza dei Martiri gremita di fedeli sangiovannesi.
La statua dell’Addolorata, col cuore trafitto da sette spade, era rimasta per tutta la mattinata del Venerdì Santo nella Chiesa di Sant’Orsola, dove si sono svolte le funzioni religiose tipiche di questo giorno di Passione e Morte di Gesù. Al loro termine, l’Addolorata è ritornata nella “sua” Chiesa di San Nicola, da dove è poi ripartita alla ricerca del Cristo attraversando le principali vie della cittadina garganica.
Nel relativo corteo processionale, aperto da una croce con gli strumenti della passione, hanno dapprima sfilato i membri dell’Arciconfraternita dei Morti che ha sede nella Chiesa di Sant’Orsola. Ad essi hanno fatto seguito: il clero sangiovannese con il Vescovo concittadino Michele Russo, attivo nel Ciad; la statua dell’Addolorata, sorretta dai confratelli della Chiesa dei Sette Dolori (che è la medesima chiesa di San Nicola); le autorità; la banda musicale che eseguiva le marce funebri; ed il popolo dei devoti. Lungo il suo itinerario la processione dell’Addolorata ha sostato in preghiera e meditazione dinanzi ai piccoli altarini allestiti dalla popolazione in rappresentanza delle 14 stazioni della Via Crucis.
Giunta in Piazza dei Martiri, la processione dell’Addolorata ha visto arrivare davanti a sè, dal lato opposto, quella del Cristo Morto che si è svolta separatamente.
Al loro commovente incontro hanno assistito in profondo silenzio e preghiera le numerose persone presenti che si sono poi accodate in maniera composta ed ordinata nell’unico corteo processionale che da qui in poi ha accompagnato il Cristo Morto davanti all’Addolorata fino ad arrivare davanti alla Chiesa Madre di San Leonardo abate.
Qui il vescovo Michele Russo ha tenuto il suo discorso a cui ha fatto seguito quello del parroco don Giovanni D’Arienzo. Dopo la benedizione finale, i due simulacri hanno raggiunto la Chiesa di San Nicola dove hanno ricevuto l’ultimo omaggio dai fedeli.
Il presente fotoreportage si compone delle sottostanti otto immagini che ritraggono:
● l’Addolorata in processione (foto n. 1);
● l’Arciconfraternita dei Morti al completo (foto n. 2);
● un momento di preghiera dinanzi all’altarino rappresentante la X stazione della Via Crucis (foto n. 3);
● la processione dell’Addolorata in Corso Umberto I col vescovo Michele Russo (foto n. 4);
● l’Incontro tra l’Addolorata ed il Cristo Morto in Piazza dei Martiri, davanti al Palazzo di Città (foto n. 5);
● i due simulacri mentre si dirigono verso la Chiesa Madre di S. Leonardo abate (foto n. 6);
● il momento della benedizione con le due statue dinanzi alla medesima chiesa madre (foto n. 7);
● l’interno della Chiesa di San Nicola con la statua dell’Addolorata che riceve l’omaggio dei fedeli dopo la conclusione della processione (foto n.8).
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