La sera del 17 maggio 2017, sono rientrati a San Marco in Lamis, attraversando in primis il rione Casarinelli, i pellegrini della “Cumpagnia”, devoti di San Michele Arcangelo e provenienti a piedi dal relativo Santuario di Monte Sant’Angelo, per il quale erano partiti al mattino presto di lunedì 15, il primo dopo la solennità della prima apparizione dell’Arcangelo sul Gargano (8 maggio 490 d. C.), la quale segnò l’inizio del culto micaelico in questo territorio.

Come da consolidata e plurisecolare consuetudine, il loro pellegrinaggio, sia all’andata sia al ritorno, è avvenuto rigorosamente a piedi sulla SS 272 che unisce San Marco in Lamis a Monte Sant’Angelo in 33 km, e che è nota anche come Via Sacra Langobardorum, essendo un percorso già praticato dai pellegrini longobardi per devozione verso il medesimo Arcangelo. Inoltre la partecipazione al pellegrinaggio della “Cumpagnia” è stata, come sempre, aperta a tutti gli interessati, senza distinzioni, pur nel rispetto delle regole di una civile convivenza.

Durante entrambi i tragitti del loro cammino devozionale e la loro permanenza a Monte Sant’Angelo, i pellegrini della “Cumpagnia” hanno intonato preghiere e canti popolari in onore del Principe degli Angeli. Nella celeberrima Grotta-Santuario di San Michele Arcangelo è stata celebrata una Santa Messa ad hoc il giorno 16, alle ore 8, dal parroco sammarchese don Giuseppe Nardella.

Al mattino del 17 maggio, dopo un’ulteriore Santa Messa celebrata, alle ore 7, nello stesso Santuario montanaro, costoro sono ripartiti alla volta di San Marco in Lamis che hanno raggiunto in serata. Al loro arrivo, sono stati innanzitutto accolti calorosamente dagli abitanti del rione Casarinelli che per l’occasione hanno allestito con sapiente cura, dinanzi alla Chiesa di San Paolo, due scenografici altari, rispettivamente in onore dell’Arcangelo Michele e della Madonna di Fatima, in occasione del primo centenario delle sue apparizioni ai pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco alla Cova da Iria.

Davanti all’altare di San Michele Arcangelo i pellegrini della “Cumpagnia” hanno sostato in preghiera e dopo aver ricevuto la benedizione del sacerdote che li ha accompagnati, costoro e le persone presenti all’evento hanno ammirato i fuochi d’artificio dello stesso quartiere, al termine dei quali si sono tutti recati, pregando e intonando canti popolari all’Arcangelo, nella Chiesa Madre della SS. Annunziata, sede della Confraternita di S. Michele Arcangelo, per concludere il loro cammino devozionale. Nella stessa chiesa si custodisce e si venera la statua lignea e policroma di San Michele Arcangelo che viene annualmente portata in processione l’otto maggio per le principali vie e piazze sammarchesi e che riproduce quella bianca e marmorea venerata nella Grotta-Santuario di Monte Sant’Angelo.

Il presente fotoreportage è integrato dalle seguenti sei immagini che ritraggono:
l’altare di San Michele Arcangelo, allestito per l’occasione nel rione sammarchese di Casarinelli, presso la Chiesa di San Paolo (foto n. 1);
l’altare della madonna di Fatima, allestito dinanzi alla facciata della stessa chiesa in occasione del primo centenario delle sue apparizioni ai pastorelli Lucia, Giacinta e Francesco (foto n. 2);
un pellegrino sammarchese con lo stendardo rosso della “Cumpagnia” che ritrae San Michele Arcangelo (foto n. 3);
un momento di preghiera nella Chiesa Madre della SS. Annunziata al termine del rientro dal pellegrinaggio al santuario micaelico di Monte Sant’Angelo (foto n. 4);
la statua lignea e policroma di San Michele Arcangelo che si venera nella stessa chiesa matrice sammarchese e che si porta in processione annualmente l’8 maggio (foto n. 5);
il foulard rosso della Confraternita di San Michele Arcangelo, indossato come elemento distintivo dai pellegrini della “Cumpagnia” (foto n. 6).

 
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