Autore: alexZalex (Alessandra Barucchieri)


  1. E… Ugo di Campania :-) cosa si prova un istante prima di scoccare?
    E’ una tal sottile sensazione che è difficile da spiegare… il tiro con l’arco è soprattutto un atteggiamento mentale, più che uno sport fisico.
    Mentre si porta la corda con la freccia incoccata al viso, si cerca di tenere il punto di mira sul giallo, cercando di tenere il corpo rilassato e la mente serena… poi le dita si aprono (ahahah!!! Franci!!! ieri tu come molti che si approcciano al tiro per la prima volta, non sapevi come fare a “lasciare andare la corda”!!!), la corda imprime tutta la sua energia alla freccia che incredibilmente, lo si può vedere al rallentatore nei filmati, comicia a incurvarsi da una parte all’altra mentre procede nella sua parabola verso il bersaglio, e la mano che ha lasciato andare la corda si porta per reazione dietro l’orecchio…
    Lo sguardo segue tutto il volo della freccia fino a che non si pianta nel bersaglio e a quel punto si torna alla realtà, e si fanno le valutazioni del tiro, e a seconda del risultato, si ripercorrono i movimenti per capire cosa si è sbagliato o per imprimersi le sensazioni se il colpo è andato bene… Tutto questo in pochi secondi…
    E poi di nuovo e ancora e ancora fino a scoccare le 144 frecce delle gare all’aperto o le 60 delle gare al chiuso…


  2. Ahahah!!! Concordo con Francesca: Ugo di Campania è bellissimo!!!!

    Invece Ugo, marchese di Toscana, fu uno dei regnanti di Toscana poco prima dell’anno 1000. Nel 961 successe al padre ma invece di continuare la sua politica tentennante, si appoggiò agli Ottoni per rinsaldare localmente il suo potere. Nella Badia di Firenze, dove il “Gran Barone” (come lo chiama Dante, Par. XVI, 127-30) è sepolto nel bel monumento di Mino da Fiesole, la consuetudine della commemorazione annuale della sua morte, ogni 21 dicembre, continua ancora ai nostri giorni.

    Quando la nostra Compagnia di Arcieri è stata fondata, il nome Ugo di Toscana è stato scelto in quanto è stato il primo che portò l’attenzione e il potere alla città di Firenze, gran diplomatico e benefattore, tanto che appunto è tuttora ricordato ogni anno nella Badia Fiorentina fin dal 21 dicembre 1001.


  3. Ahahaha!!!! Franci!!!!
    Il “bersaglio di paglia” si chiama paglione!!!!!
    E poi come al solito tu non ti ritieni mai all’altezza, ma per essere la prima volta che tiravi non è andata male!!!! E io ne ho visti di arceri neofiti!!!!
    Quindi… ti aspetto insieme al tuo cucciolo!!!
    Baci Grandi!!!


  4. Interessantissimo, Max!!!! E alcune foto son da capogiro, le altre “solamente” belle!!!! :-)


  5. Che bellissimi abiti!!!!
    E che belle foto, Max!!!!
    Bravo!!!!

    Ale


  6. Ciao Gianfranco, molto interessante questo tuo fotoreportage, e naturalmente anche le foto che catturano i momenti vivi della manifestazione…
    Trovo interesante anche lasciare spazio nelle ultime due foto a dei collage di immagini, che arricchiscono ulteriormente la descrizione visiva della manifestazione.

    Volevo poi dirti che la richiesta di modifiche ad un fotoreportage, è meglio che tu la faccia nel forum dove vengono appunto segnalati problemi nella visualizzazione, o richieste di modifica: l’indirizzo è rete.comuni-italiani.it/forum/viewtopic.php?f=1998&t=14278 (ho omesso la parte iniziale del link, perché altrimenti è probabile che questo mio post venga sospeso…).

    A presto

    alexZalex


  7. Complimenti Rob!!!!!
    La foto bellissima, ne avevamo già parlato… :-)
    La tua intervista… veramente piacevole!!!!
    Un abbraccio e tanti baci anche alla tua dolce metà!!!!

    Alexx


  8. Venezia, luogo d’incanto…
    Venezia, degli angoli nascosti, Venezia turistica, Venezia delle prime ore del mattino, Venezia del crepuscolo, Venezia del grigio dei giorni di pioggia, Venezia raccontata dal Canaleto e Venezia dei colori incredibili che Francesca ha saputo catturare nelle sue splendide immagini…
    Grazie per averci consentito di poterla ammirare così ogni volta che vogliamo!

    alexZalex