Nel 7º incontro della rassegna di Tabularasa, nell’arena dello stretto “Ciccio e Franco” di Reggio Calabria, si è parlato di immigrazione e di accoglienza con Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice.

Ha seguito negli ultimi vent’anni gli avvenimenti dell’Iraq, Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen e Sudan. I suoi articoli sono apparsi su diverse testate giornalistiche come il Fatto Quotidiano, Repubblica, Avvenire, Espresso. Conduce il programma “Radio bullets”, nato alcuni anni fa su una sua idea e di Alessia Cerantola, informando gli ascoltatori di notizie che i giornali non riportano. Ha raccontato al pubblico presente le sue esperienze e il suo punto di vista, di chi rischia la vita per sopravvivere e di fuggire dal proprio paese e dalle guerre.

La scrittrice durante il dibattito si è soffermata sulla mancanza di comunicazione che esiste in Italia delle guerre sparse per il mondo. Nell’ultimo libro di Barbara Schiavulli “Storie di reporter di guerra”, racconta i suoi 15 anni trascorsi in Afghanistan in uno stile fumettistico cercando di raggiungere il mondo giovanile. Nella serata è intervenuta Bruna Mangiola, che raduna circa 150 volontari dando vita ad un coordinamento di prima accoglienza nelle occasioni degli sbarchi e offrendo i primi aiuti ai migranti che arrivano nel porto di Reggio.

 
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