Il 4 novembre 2015, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stata inaugurata, presso la rispettiva sede, una mostra iconografica e modellistica sull’Aeroporto Civile di Foggia, intitolato a Gino Lisa, che proprio quest’anno compie i suoi primi cento anni. Intitolata «1915-2015. Aeroporto “Gino Lisa”. Una storia, un passato, un futuro», tale esposizione è stata organizzata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con l’Aeronautica Militare e il 32° Stormo Amendola, Alidaunia, KnowK, Aeroclub “Vito Petruzzelli” di Foggia, Geosis, Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia. Inoltre è stata patrocinata dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Foggia, dal Comune di Foggia e da Aeroporti di Puglia.

Lo scalo aeroportuale foggiano, situato a circa 3 km a sud della città, venne realizzato tra il settembre e l’ottobre 1915, nel corso Prima Guerra Mondiale. Ebbe perciò una destinazione militare e fu inizialmente denominato “Foggia Sud”. La scelta di realizzare l’aeroporto in questo luogo trovò le sue comprovate ragioni sia nella sua posizione al centro della vasta pianura del Tavoliere sia nella sua importanza geograficamente strategica. Sempre durante il primo conflitto mondiale fu anche sede di addestramento per numerosi piloti italiani, francesi, inglesi e americani, che operarono sotto la guida del celebre comandante italoamericano Fiorello La Guardia. Tra le due Guerre Mondiali, l’aeroporto “Foggia Sud”, si distinse per un’intensa attività di aviazione sia militare sia civile, ospitando scuole di volo e reparti sperimentali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto nel 1943, l’infrastruttura fu sottoposta a cruenti bombardamenti mirati a neutralizzarne le capacità offensive. Infatti in quel periodo su di esso furono attivi molti uomini e velivoli di quattordici nazioni coinvolte nel conflitto stesso. Intitolato nel frattempo a Gino Lisa (giovane ed eroico aviatore torinese morto nel 1917, all’età di 21 anni, sul proprio velivolo abbattuto da aerei nemici a Caldonazzo e schiantatosi sul Monte Summano, in Val d’Astico), l’aeroporto foggiano ritorna, nel secondo dopoguerra, al suo originario ruolo di scuola di volo, diventando anche un’importante base radar ed un centro per telecomunicazioni e radio ascolti fino al finire degli anni Sessanta, quando da aeroporto militare viene convertito ad aeroporto civile, che attende oggi di essere rilanciato.

Organizzata con l’intento di farne conoscere la storia e l’importanza dell’aeroporto “Gino Lisa” in occasione dei suoi primi cento anni, la suddetta mostra si compone di diversi pannelli informativi contenenti informazioni storiche ed immagini d’epoca e recenti, alcune delle quali riguardanti non solo lo scalo aeroportuale foggiano ma anche i valorosi militari Fiorello La Guardia e Gino Lisa. Nelle teche di vetro situate tra i pannelli trovano posto oltre settanta modelli in scala di aerei ed alti mezzi di trasporto che operarono nello scalo foggiano e non solo. Tali modelli appartengono al Gruppo Modellistico Ricerche Storiche Foggia. Ad arricchire ulteriormente la mostra ed a rendere ancora più tangibile ai visitatori la storia dell’aeroporto civile di Foggia contribuisce la presenza di numerosi cimeli storici, parti significative di equipaggiamenti e di velivoli, uniformi di piloti decorati nonché fonti audiovisive.

Date, orari di apertura ed indirizzo della mostra:
dal 4 al 28 novembre 2015, tutti i giorni, ore 9-13 e 14-16.
Aeroporto di Foggia “Gino Lisa”, Viale degli Aviatori, 71122 Foggia.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini che ritraggono:
alcuni pannelli della mostra, dotati di immagini storiche ed attuali, che illustrano le vicende storiche dell’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia (foto nn. 1-2);
una cartolina commemorativa ritraente il comandante italoamericano Fiorello la Guardia che guidò numerosi militari di varie nazionalità, addestrati nello scalo foggiano durante la Prima Guerra Mondiale (foto n. 3);
alcuni modellini di aerei ed altri mezzi di trasporto impiegati nello scalo aereo dauno, nel corso della sua storia (foto nn. 4-5-6).

 
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