La sera del 18 ottobre 2014, all’interno dell’auditorium della Parrocchia di San Giuseppe artigiano di San Giovanni Rotondo ha avuto luogo, a partire dalle ore 19, la presentazione del volumetto “La Chiesa di San Donato a San Giovanni Rotondo – I Dipinti di Natale Penati da Milano e l’Epigrafe sopra il portale”, curato dal dott. Roberto Penati, nipote dell’artista, e dalla stessa parrocchia. Lo scopo è stato quello di omaggiare l’artista milanese, vissuto tra il 1884 ed il 1955 e distintosi per talento soprattutto nella pittura sacra, nell’ottantesimo anniversario dell’inizio dei dipinti sulla volta di questa piccola chiesa sangiovannese (1934).

Aperto dalle note di Preludio e fuga in Do maggiore del libro I del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, eseguite dal giovane pianista sangiovannese Luca Cocomazzi, l’evento culturale ha registrato una notevole partecipazione di pubblico, mostratosi molto interessato ed attento, ed è entrato nel vivo con gli interventi di don Vincenzo d’Arenzo, parroco della Chiesa di San Giuseppe artigiano, dello stesso dott. Roberto Penati e della prof.ssa Flavia De Rubeis, professore associato di epigrafia medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra un intervento e l’altro dei tre relatori, lo stesso pianista ha poi eseguito altri due brani di Preludio e fuga, uno in Mi maggiore e l’altro in Do maggiore, entrambi tratti dal libro II della medesima opera del compositore tedesco.

Il parroco don Vincenzo D’Arenzo, che è anche rettore della Chiesa di San Donato, ha innanzitutto letto il saluto di mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia- Vieste-San Giovanni Rotondo, contenuto all’inizio del volumetto e poi ha iniziato il suo intervento di presentazione soffermandosi sulla storica chiesa sangiovannese, documentata per la prima volta nel XII secolo, la quale venne ricostruita nel XIV secolo, subì numerosi interventi strutturali nel corso dei secoli successivi e fu parrocchia dal 1940 al 1965, anno in cui venne completata ed inaugurata la Chiesa di San Giuseppe artigiano. Nella Chiesa di San Donato vi operò anche, dal 1600 fino agli ultimi decenni del secolo appena trascorso, la Confraternita del SS. Rosario, oggi estinta. Probabilmente fu proprio tale confraternita a commissionare all’artista Natale Penati i cinque tondi dipinti della volta della chiesa, eseguiti tra il 1934 ed il 1938 ed aventi per oggetto alcuni episodi della vita della Beata Vergine Maria.

In linea con i contenuti del volumetto da lui curato insieme al suddetto parroco, il dott. Roberto Penati ha incentrato la prima parte del suo intervento sulla personalità, sulla carriera artistica, sui metodi di lavoro e sulle opere d’arte di suo nonno Natale sia in Lombardia sia in Capitanata in cui vi rimase per due periodi, dal 1933 al 1938 e negli anni 1940-41. Nell’ambito della sua attività artistica in alcuni centri della provincia pugliese è stata posta particolare attenzione sulla vincita del concorso bandito dalla Confraternita del Rosario per il restauro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie di San Marco in Lamis, avvenuto nel 1933 e che segnò l’inizio della carriera artistica di Natale Penati in Capitanata, sui suoi conseguenti interventi decorativi e pittorici in diverse chiese storiche di San Giovanni Rotondo (dal 1934 al 1938) e di altri centri della provincia foggiana ove ha operato (Serracapriola, Manfredonia, Rignano Garganico, Apricena), sui suoi rapporti con San Pio da Pietrelcina, con la committenza religiosa e privata, con le maestranze e con la gente di questi luoghi.

Nella seconda parte del suo intervento, il dott. Penati ha esaminato nel dettaglio i cinque tondi dipinti da suo nonno sulla volta della Chiesa di San Donato, dei quali quello centrale è di maggior diametro rispetto ai rimanenti ed ha per oggetto Maria Ausiliatrice e Regina del Santo Rosario, mentre gli altri quattro, uguali tra loro per forma e dimensioni, rappresentano ognuno: l’Annunciazione (I Mistero Gaudioso del Santo Rosario), la Nascita di Gesù (III Mistero Gaudioso), la Morte e la Deposizione di Gesù (V Mistero Doloroso), l’Incoronazione di Maria Santissima in Paradiso (V Mistero Glorioso). Tutti e cinque i dipinti, semplici ed espressivi, sono firmati dall’artista ma solo due sono anche datati, quello centrale che riporta l’anno 1934 e quello della Nascita di Gesù che riporta invece l’anno 1938, indicando rispettivamente l’inizio e la fine dell’esecuzione di questo ciclo pittorico, che avvenne con ogni probabilità a fasi alterne, essendo l’artista nel contempo impegnato in altre chiese storiche della cittadina garganica.

La prof.ssa Flavia De Rubeis si è invece occupata, durante il suo intervento, di illustrare al pubblico le caratteristiche ed il contenuto dell’epigrafe posta sulla facciata della storica chiesa sangiovannese, al di sopra dell’unico portale d’ingresso e poco al di sotto del cornicione. Tale epigrafe del XIV secolo, eseguita in gotica epigrafica di livello medio ed impaginata secondo la tipologia testuale delle donazioni “pro anima”, riferisce di due fratelli, il nobiluomo Enrico e l’arciprete don Bar…, i quali, rimasti ormai privi dei genitori, col sostegno divino e per cancellare i peccati di costoro ed i propri, costruirono la cappella di San Donato a proprie spese, in quanto a loro vicina, nell’anno 1360.

Al termine di quest’ultimo intervento, dopo alcune considerazioni e domande del pubblico ai relatori, il volumetto presentato è stato distribuito gratuitamente ai partecipanti che non hanno mancato di complimentarsi e ringraziare i protagonisti di questo evento culturale significativo ed utile ai fini dell’acquisizione e della diffusione di nuove e comprovate conoscenze sia sulla personalità e sulle opere d’arte di Natale Penati sia sulla storia della Chiesa di San Donato.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
un momento della presentazione del volumetto “La Chiesa di San Donato a San Giovanni Rotondo – I Dipinti di Natale Penati da Milano e l’Epigrafe sopra il portale”, con una diapositiva che ritrae l’artista milanese affianco ad una sua massima sul suo lavoro di pittore (foto n. 1);
l’intervento del dott. Roberto Penati, nipote dell’artista, con l’illustrazione dei dipinti della volta della storica chiesa sangiovannese (foto nn. 2-3);
l’intervento della prof.ssa Flavia De Rubeis riguardante l’epigrafe posta sulla facciata della chiesa stessa (foto n. 4);
i due relatori con Don Vincenzo D’Arenzo e col manifesto dell’evento culturale (foto n. 5);
i cinque tondi di Natale Penati dipinti sulla volta della Chiesa di San Donato (foto n. 6).

 
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