A Foggia, nella galleria della Fondazione Banca del Monte, sita al pianterreno del Palazzo del Monte di Pietà, in Via Arpi 152, è in corso, dal 7 dicembre 2013 all’8 febbraio 2014, “La Danza”, una mostra di opere d’arte di Alfredo Bortoluzzi, facenti parte dell’omonimo fondo, curato da Gaetano Cristino e da Guido Pensato.

Alfredo Bortoluzzi, nato nel 1905 a Karlsruhe, in Germania, da genitori italiani, iniziò il suo percorso artistico nell’Accademia della sua città natale per poi approdare al Bauhaus di Dessau dove, tra il 1927 ed il 1930, fu allievo ed venne artisticamente influenzato da illustri maestri come Wassilii Kandinskij, Paul Klee, Joseph Albers e Oscar Schlemmer. In questo periodo Bortoluzzi espose le sue opere sia nelle mostre personali sia in quelle collettive della celebre scuola d’arte tedesca, di cui quella tenutasi a Düsseldorf nel 1933, che venne vietata e sequestrata dai nazisti. Dopo la chiusura definitiva del Bauhaus, l’artista italo-tedesco esiliò in Francia dove si impegnò sia come ballerino, dopo essersi perfezionato all’Ècole de danse di Parigi, sia come curatore di scenografie e coreografie, lavorando in diversi teatri, con grandi personalità del settore, ed ottenendo numerosi premi e riconoscimenti sia nel paese transalpino sia nel resto d’Europa. Nel dopoguerra fece ritorno alla pittura e tenne altre mostre d’arte di successo, mentre nel 1958, dopo essere rimasto vittima di un infortunio al ginocchio, lasciò per sempre il mondo del teatro e si stabilì definitivamente a Peschici, sul Gargano, trovando il relativo paesaggio foriero di tantissime ispirazioni artistiche e rimanendo influenzato dal suo carattere mediterraneo. Durante questo suo lungo soggiorno egli il rimodulò il suo linguaggio artistico, segnato dagli insegnamenti del Bauhaus, alla luce delle nuove correnti artistiche del Novecento con cui si confrontava, senza mai disamorarsi del tema della danza. Nella medesima località del promontorio pugliese, Alfredo Bortoluzzi morì all’età di novant’anni, nel 1995.

Il Fondo Alfredo Bortoluzzi, di cui fanno parte le opere esposte nella mostra foggiana, contiene non solo numerosi disegni ed opere pittoriche eseguite dall’artista su carta, ma anche una sua significativa corrispondenza epistolare con gli artisti del suo tempo, le sue fotografie di scena, ed inoltre libretti di sala, ritagli di giornale e documenti di altro genere. Tale fondo venne acquisito nel 2010 dalla “Fondazione Banca del Monte di Foggia” e le relative opere dell’artista Bortoluzzi, in esso contenute, abbracciano un’ampio arco temporale che va che dalla sua frequentazione dei corsi del Bauhaus al suo soggiorno garganico. Nell’ambito della valorizzazione di tali prodotti artistici sono state sinora organizzate, presso la sede della fondazione foggiana, cinque mostre in onore dell’artista italo-tedesco e sono stati redatti ad hoc altrettanti “Quaderni”, che hanno indagato sia sulla formazione artistica sia sulle sue ricerche dei segni e dei colori.

Le opere esposte nella mostra “La danza”, consistono in studi di maschere, di coreografie, di scenografie (eseguiti su carta con diverse tecniche di disegno e/o pittura), nonché in fotografie di scena dei balletti in cui è stato protagonista ed in altri documenti che riguardano la sua attività di danzatore e di scenografo di successo. Come hanno notato i curatori del fondo, Gaetano Cristino e Guido Pensato, l’artista Alfredo Bortoluzzi ha indagato in queste sue opere di disegno e pittura, come le Avanguardie storiche del suo tempo, sulle potenzialità espressive del “corpo danzante” individuandolo come il luogo in cui cercare di fondere con successo l’insieme delle arti visive. Perciò negli studi di coreografie egli ha risolto, con l’aiuto della pittura, “il problema del rapporto armonico tra movimento e immagine”, mentre “la danza ha dato al suo segno e al suo colore la forza del ritmo”. Ciò spiega l’avanzamento “oltre la scena” del suo rapporto con la danza.

Ad accompagnare questa mostra è il Quaderno n. 4, che, oltre a catalogare le opere esposte, raccoglie saggi sul rapporto tra l’autore e la danza nonché documentazioni ad essa correlate, tra le quali spiccano un album fotografico dell’attività di ballerino di Bortoluzzi e la corrispondenza da lui intrattenuta con Carl Orff, Egon Vietta e Gret Palucca.

Il presente fotoreportage è illustrato dalle sottostanti otto immagini che raffigurano alcune opere dell’artista Alfredo Bortoluzzi esposte in mostra, e precisamente:
- Tänzerinnen (Ballerine), acquarello su carta eseguito nel 1928 e fiancheggiato a destra dal Danzatore, monotipia su carta realizzata nel 1931 (foto n. 1);
- uno Studio di scenografia, matita e gouache su cartoncino; una Scena teatrale, biro su foglio semiruvido; e Symphonie fantastique, biro su foglio liscio (foto n. 2);
- Etude pour Jacques – Rithmus, acquerello su carta cotone, 1940; un disegno eseguito nel 1955 con matita, china ed acquerello su carta; il Bozzetto di depliant per il balletto “Alagoana”, collage su cartoncino dipinto eseguito nel 1957 (foto n. 3);
- studi di maschere, studi di costumi e scene teatrali (foto n. 4);
- tre opere di disegno e pittura, ritraenti danzatori, con una foto di scena di un balletto (foto n. 5);
- la Danza delle Lanterne, eseguita nel 1990, che campeggia al centro dell’immagine tra un disegno ritraente una folla di ballerini ed uno studio di coreografia (foto n. 6);
- cinque studi di coreografia eseguiti a matita e ad acquerello su carta (foto n. 7);
- due dei quattro pannelli, esposti in mostra, che venivano allestiti in occasione delle mostre personali dell’artista danzatore (foto n.8).

Indirizzo della mostra: Via Arpi 152, 71121 Foggia
Orario di apertura: dal lunedì al sabato, fino al giorno 8 febbraio 2014, ore 9:30-12:30 e 17-20.
Domenica e festivi: chiuso
Per info: telefono e fax 0881-712182
Sito Web: www.fondazionebdmfoggia.com

 
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