Come ogni anno, a Foggia hanno avuto luogo il 26 aprile 2018, nel giorno della loro morte terrena e nascita al cielo avvenuta nel 1146, i festeggiamenti in onore dei SS. Guglielmo e Pellegrino, padre e figlio, che sono i patroni della città oltre a Maria SS. dei Sette Veli, della quale all’interno della Cattedrale, e precisamente sul ricco altare marmoreo della rispettiva cappella barocca settecentesca, si venera l’Iconavetere, il Sacro Tavolo su cui è dipinta ed avvolta appunto dai veli stessi che la nascondono alla vista, così come fu trovata secondo la tradizione nel secolo XI sul luogo indicato da tre fiammelle galleggianti su un lago (simboli dello stemma cittadino), che era situato presso la Taverna del Gufo ed il luogo dove fu poi costruita la futura Cattedrale.

Secondo il racconto del can. Manerba nel libro “Memorie storiche della città di Foggia”, i SS. Gugliemo e Pellegrino vivevano ad Antiochia, nell’odierna Turchia sudorientale. Animato sin da giovanissimo da un forte fervore religioso, San Pellegrino, all’insaputa del padre San Guglielmo, decise di lasciare ogni suo agio e di partire per la Terra Santa, stabilendosi a Gerusalemme, dove operò in un ospedale nel quale, dopo diversi anni, vi ritrovò ricoverato il genitore stesso, giunto sin qui in quanto, non avendo più notizie di lui, aveva deciso di cercarlo. Solo in punto di morte dell’anziano padre, San Pellegrino decise di manifestarsi a lui, pur avendolo riconosciuto al momento del ricovero. I due santi, finalmente ricongiuntisi, tornarono nella loro Antiochia e decisero di destinare i propri averi ai poveri e di intraprendere, vivendo con le elemosine, un pellegrinaggio in Italia che, dopo lo sbarco a Brindisi, effettuarono raggiungendo la Basilica di San Nicola a Bari, quella di San Michele nella garganica Monte Sant’Angelo, il Santuario della Madre di Dio Incoronata ed infine quello dell’Iconavetere a Foggia (poi divenuto l’attuale Cattedrale della città), dove i due, dinanzi al Sacro Tavolo della Madonna dei Sette Veli, il 26 aprile 1146 morirono abbracciati dopo che si ebbero i prodigi della mutazione del padre nel figlio e del figlio nel padre e del germoglio di ramoscelli dai loro bastoni da viaggio.

Per tale ragione, nella stessa cappella del Duomo foggiano, a destra ed a sinistra dell’Iconavetere, vi sono due nicchie ovali che contengono ciascuna rispettivamente il busto argenteo di San Guglielmo e quello di San Pellegrino, suo figlio. A breve distanza dalla cappella dell’Iconavetere, sull’altare della testata destra del transetto troneggia una tela settecentesca di scuola napoletana, appena restaurata, che ritrae il prodigioso abbraccio tra i due santi all’aperto, scena ripresa nella vetrata soprastante, ma nel chiuso della cappella della venerata ed antica icona mariana. Inoltre, sempre nella Cattedrale, si custodisce un’urna contenente i resti mortali dei due santi patroni, che viene esposta ai fedeli in occasione della loro festa al di sotto della mensa eucaristica e che viene condotta in processione insieme all’Iconavetere il 21 marzo ed il 14 agosto, alla vigilia di entrambe le feste patronali mariane della città dauna.

Inoltre ai SS. Guglielmo e Pellegrino è stata intitolata una chiesa parrocchiale a forma di tenda, edificata tra il 1967 ed il 1971, che si affaccia, dall’alto della sua scalinata, sull’ampia ed alberata Piazza Aldo Moro. In questa chiesa, che sotto l’altare ospita altri resti mortali dei due santi, si svolge il 26 aprile di ogni anno la festa religiosa in loro onore, con Sante Messe , iniziative religiose e culturali ad hoc, e soprattutto con la processione, che ha luogo nel tardo pomeriggio per le vie della parrocchia stessa, nel corso della quale si conduce il gruppo scultoreo policromo che ritrae i due santi patroni nell’atto di abbracciarsi in punto di morte dinanzi all’Iconavetere.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti sei immagini aventi per oggetto:
l’urna contenente i resti dei SS. Guglielmo e Pellegrino che si custodisce nella Cattedrale foggiana (foto n. 1);
l’altare settecentesco della Cattedrale intitolato ai due Santi Patroni del capoluogo dauno, con la tela appena restaurata che li ritrae abbracciati (foto n. 2);
un particolare della vetrata a forma di croce della Chiesa Parrocchiale dei SS. Guglielmo e Pellegrino, in cui costoro sono entrambi ritratti ai lati dello stemma cittadino di Foggia (foto n. 3);
il gruppo scultoreo dei Santi Patroni conservato nella medesima parrocchiale e che si porta in processione il 26 aprile di ogni anno (foto n. 4);
due momenti della rispettiva processione (foto nn. 5-6).

 
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