Nei giorni 23 e 24 marzo 2013 il Fondo per l’Ambiente Italiano ha organizzato la XXI edizione di Giornata FAI di Primavera che come ogni anno, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, con i patrocini e/o la collaborazione di enti istituzionali quali la Commissione Europea, il Ministero dei Beni e le Attività Culturali ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, promuove le bellezze naturali e culturali dell’Italia consentendo la visita di alcuni beni artistici normalmente chiusi al pubblico.

Nell’ambito di tale manifestazione a Firenze era visitabile la Villa Corsini, un esempio del barocco fiorentino che custodisce all’interno delle mura un tesoro composto da alcune rarissime testimonianze della civiltà etrusca collocati in ambienti fastosi quale il Salone delle Feste interamente affrescato.

Le visite alla Villa erano fra l’altro “guidate da apprendisti ciceroni”, cioè da allievi di alcune classi della Scuola Elementare “Fra Castoro”, del Liceo Artistico “Sesto Fiorentino”, del Liceo Scientifico “Gramsci” e del Liceo Scientifico “Castelnuovo”.

Descrizione della Villa Corsini
Villa Corsini è situata in via della Petraia 38 e rappresenta un elegante e originale esempio di architettura fiorentina tardo-barocca.

La Villa è nota anche come i “Rinieri” dal nome dei primi proprietari fu acquistata nel 1697 da Filippo Corsini, allora consigliere del granduca Cosimo III e trasformata in una dimora di campagna.

L’edificio presenta la facciata di stile barocco sovrapposta alla precedente di stile cinquecentesco che ha al centro un grande portale con un balcone sovrastante, sul quale svetta lo stemma dei Corsini e un grande orologio circondato da festoni (foto n. 1) mentre il cortile interno (foto n. 2) presenta colonne su tre lati e fu ridecorato con nuove cornici e finti archi.

La villa ha al suo interno numerose sale e fra queste spicca un grande salone per i ricevimenti a pianta rettangolare (foto n. 3 e 4) avente le pareti decorate nei primi anni del 1800 con grandi affreschi rappresentanti vedute di monumenti antichi, fra i quali è possibile riconoscere il tempio della Sibilla di Tivoli, il mausoleo dei Plautii a Pontelucano e il tempio di Ercole a Cori.

Nel retro della villa (la cui facciata è illustrata nella foto n. 5) c’è un bellissimo giardino fondamentalmente diviso in tre ambienti scenografici principali che possono essere individuati il primo come un tipico giardino all’italiana (posto a sud), il secondo come ambiente selvatico composto da una zona boscosa (posto a nord) che ha al centro una fontana affiancata dalle due rampe a ventaglio di una scalinata ricurva e con l’acqua che esce da una testa equina (foto n. 6) ed il terzo ambiente (situato al centro) è definito come giardino semicircolare delle quattro stagioni.

La villa, acquistata negli anni ’50 dalla Soprintendenza, è oggi un polo museale e conserva al suo interno (in particolare nel salone) alcune collezioni di scultura e di epigrafia antica provenienti dal Museo archeologico Nazionale di Firenze (alcune di queste opere sono illustrate nelle foto n. 7 ÷ 10).

 
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