Lo scorso 5 febbraio 2013, come ogni anno, a Sant’Agata di Puglia hanno avuto luogo i festeggiamenti in onore della sua patrona, la vergine catanese Agata che in questa data dell’anno 251 d. C., a causa della sua incrollabile fede in Cristo, morì martire dopo essere stata fustigata ed aver subito un violento strappo delle sue mammelle eseguito con delle tenaglie.

Infatti nello stemma di questo comune dei Monti Dauni meridionali la santa è ritratta mentre indossa un abito azzurro ed un mantello rosso e sorregge con la mano destra un piatto contenente le sue mammelle estirpate e con la mano sinistra la palma, simbolo del martirio.

A Sant’Agata di Puglia sopravvive ancora oggi, grazie all’impegno delle istituzioni locali, la consolidata e plurisecolare tradizione di preparare, far benedire e distribuire agli abitanti del paese i piccoli e caratteristici pani azzimi dalla tipica forma delle mammelle, che sono detti in dialetto locale “re mmenne re Sand’Aheta” (le mammelle di Sant’Agata).

Come di consueto tali pani sono stati preparati nel forno “il Pan del Re”, benedetti dal parroco del paese e successivamente inseriti nelle apposite buste di carta, a ciascuna delle quali è stata allegata un’immagine della statua di Sant’Agata, custodita e venerata nella Chiesa Madre di S. Nicola. Della loro distribuzione alla gente del paese, avvenuta nelle prime ore del mattino, se ne sono fatte carico le Agatine, giovani fanciulle indossanti il costume azzurro ed il mantello rosso della santa patrona. Incaricate dal Comune ed organizzate in coppie, costoro hanno girato per le vie del paese, ricche di scorci pittoreschi e panoramici, portando in mano un cesto di vimini, da cui hanno prelevato le buste con i pani a forma di mammelle per distribuirle agli abitanti presenti durante il loro passaggio, mentre per gli assenti hanno provveduto a legare le buste contenenti i pani alle maniglie degli ingressi delle proprie case. Sempre per tradizione e fede, coloro che hanno ricevuto tali pani hanno recitato delle preghiere in onore della santa patrona prima di consumarli e ne hanno riservati alcuni per i loro parenti ed amici che vivono lontano da Sant’Agata di Puglia.

La Chiesa Madre di San Nicola è stata per l’occasione parata a festa con drappi e fiori rossi sulla balaustra e sulla mensa dell’altar maggiore. La statua di Sant’Agata, qui conservata ed esposta alla venerazione dei fedeli, vi fu trasferita nel 1813 dalla cappella del Castello, intitolata a questa santa, per volere del marchese Loffredo. Sino ad allora i feudatari del paese, in occasione del giorno di festa della santa patrona, aprivano le porte del Castello al popolo per consentirgli di accedere al fine di festeggiarla.

Alle ore 11, dopo l’esibizione della banda in Piazza XX Settembre e l’arrivo di questa e delle autorità locali presso la Chiesa Madre, ha avuto inizio, al suo interno, la Santa Messa solenne, celebrata da mons. Filippo Tardio, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, da cui dipende il clero santagatese. Al termine sono stati benedetti e distribuiti ai fedeli presenti altri pani a forma di mammelle, che erano sfusi e inseriti in appositi contenitori posti al di sopra e davanti alla balaustra antistante all’altare maggiore.

I festeggiamenti in onore di Sant’Agata sono proseguiti nel tardo pomeriggio, dopo la S. Messa delle 17:30, con il concerto musicale a cura del “Concerto Bandistico Città di Sant’Agata”, tenutosi a partire dalle ore 18:30 nell’ampia e centrale Piazza XX Settembre e si sono conclusi con uno spettacolo pirotecnico.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che raffigurano:
- i pani a forma di mammelle (le mammelle di Sant’Agata) subito dopo la preparazione e prima della cottura nel forno (foto n. 1);
- i medesimi pani già cotti, benedetti ed imbustati con l’immaginetta della santa (foto n. 2);
- le Agatine pronte per la distribuzione dei caratteristici pani alla popolazione (foto n. 3);
- la partenza delle Agatine dal panificio (foto n. 4);
- un momento della distribuzione delle buste contenenti i pani (foto n. 5);
- una coppia di Agatine in giro per le vie del centro storico (foto n. 6);
- quattro Agatine durante una sosta, prima di riprendere il loro compito di distribuzione dei pani ai santagatesi (foto n. 7);
- la banda musicale mentre si dirige verso la Chiesa Madre di S. Nicola (foto n.8);
- l’interno della Chiesa Madre di S. Nicola parato a festa con la statua di Sant’Agata, esposta alla venerazione dei fedeli e visibile sulla destra (foto n. 9);
- il gonfalone di Sant’Agata di Puglia con la statua della sua patrona (foto n. 10).

Si ringraziano le Agatine per la loro collaborazione e disponibilità.

 
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Commenti (2)


  1. Molto interessante – bravo Michele


  2. Grazie Diana, valeva la pena esserci. Le caratteristiche che rendono unica questa festa in onore di S. Agata mi hanno entusiasmato e questo è il risultato.
    Saluti

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