Nella giornata del 25 aprile a San Marco in Lamis non si è soltanto celebrato il 67° anniversario della Liberazione dell’Italia dai nazifascisti ad opera delle Forze Alleate e dei Partigiani, ma anche la festa del suo patrono San Marco evangelista.

La festa patronale sammarchese è stata innanzitutto caratterizzata dalla Fiera di San Marco, un’insieme di bancarelle di merci varie, che si sono disposte lungo i viali principali del comune garganico e che sono state affollate da acquirenti e curiosi. Nella Villa comunale hanno trovato posto gli stand dell’Associazione Produttori di San Marco in Lamis con promozione, degustazioni e vendita dei prodotti gastronomici locali.

Sul fronte degli spettacoli, nella villa comunale si sono tenute le animazioni per i ragazzi e l’esibizione di majorette sammarchesi nella giornata precedente alla festa. La sera del 25 aprile, dopo le 21:30 si è tenuto in Largo Madonna delle Grazie un concerto del gruppo “I Profeti” seguito da spettacolari fuochi d’artificio che hanno allietato il pubblico e concluso i festeggiamenti.

Ma è sul fronte religioso che la festa in onore dell’evangelista Marco ha raggiunto il suo momento più importante con la processione della statua del santo patrono per le principali vie del comune garganico. Le sante messe del 25 aprile sono state precedute nei nove giorni precedenti dalla novena in onore del santo patrono la cui statua, conservata nella Chiesa Matrice dell’Annunciazione, è stata collocata di fronte ai fedeli ed a destra dell’altare maggiore della medesima dopo essere stata vestita con abiti vescovili, mitra e pastorale, dal momento che il santo evangelista, mandato da San Pietro ad Alessandria d’Egitto per evangelizzarla, fondò qui la chiesa locale e ne divenne il primo vescovo.

La processione della statua di San Marco evangelista in abiti vescovili ha avuto inizio sul far della sera, attorno alle ore 20, al termine della solenne concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Luigi Nardella, Vicario di Zona dell’Arcidiocesi Metropolitana di Foggia-Bovino, da cui dipende il clero sammarchese che vi ha partecipato, e che ha visto la presenza delle autorità civili e militari.

In processione hanno dapprima sfilato le associazioni, i gruppi, i movimenti, e le Confraternite sammarchesi con i loro gonfaloni ed i loro componenti nei tipici abiti. A ciò ha fatto seguito il camioncino sormontato dalla statua del santo patrono, ormai non più portata a spalla, che è stato seguito dal gonfalone del Municipio di San Marco in Lamis col sindaco e le altre autorità civili e militari spalleggiate dalla banda e dai fedeli non appartenenti ai gruppi associativi precedenti.

Davvero suggestivi sono stati gli scenari delle vie attraversate dalla processione e colorate dal crepuscolo e dall’ora blu. La processione, dopo aver percorso per ultimo il centralissimo Corso Matteotti, è ritornata tra gli applausi della gente alla Chiesa Madre dell’Annunciazione, dinanzi alla quale lo stesso mons. Nardella ha tenuto il discorso conclusivo con la benedizione finale.

Il presente fotoreportage si compone delle sottostanti dieci immagini ritraenti:
un momento della solenne concelebrazione nella Chiesa Matrice dell’Annunciazione subito prima della
■ processione del santo patrono che qui si vede sulla destra, accanto alla statua della Vergine (foto n. 1);
■ la statua di S. Marco evangelista in abiti vescovili mentre sfila in processione in Via della Vittoria, illuminata sullo sfondo dal crepuscolo (foto n. 2);
■ la Confraternita di Maria SS. della Natività (foto n. 3);
■ la Confraternita di S. Michele arcangelo, che ha sede presso la stessa Chiesa Matrice (foto n. 4);
■ la statua del santo patrono sul camioncino (foto n. 5);
■ il discorso conclusivo, tenuto al termine della processione da mons. Luigi Nardella dinanzi alla Chiesa Matrice dell’Annunciazione (foto n. 6);
■ la statua di S. Marco evangelista subito prima del suo rientro nella Chiesa Matrice, addobbata a festa (foto n. 7);
■ le luminarie nella Villa comunale (foto n.8);
■ la fiera di S. Marco di sera (foto nn. 9-10).

 
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