Nel centro storico di Deliceto, comune dei Monti Dauni meridionali in provincia di Foggia, e precisamente in corso Regina Margherita, si trova la seicentesca Chiesa di Sant’Anna e Morti, esempio di architettura sacra barocca di rilevante interesse storico ed artistico.

La chiesa venne eretta nel 1685 sul luogo della quattrocentesca Chiesa del Purgatorio, per volere dell’Arciconfraternita dei Morti al fine di celebrarvi le messe per i defunti e di soddisfare le proprie esigenze. In essa confluirono i beni della sconsacrata Chiesa di S. Cristoforo. Attualmente in questa chiesa è venerato San Gerardo Maiella, festeggiato il 16 ottobre, il quale visse per cinque anni (1749-1754) nel Convento della Consolazione sito a pochi chilometri da Deliceto verso Accadia.

La facciata, intonacata di bianco, è alquanto semplice, presenta un portale scolpito in pietra con timano spezzato ed è terminata in alto da un coronamento in mattoni e pietra, con pinnacoli, che culmina in un’edicola fiancheggiata da due ampie volute (foto n. 1).

La settecentesca porta interna della chiesa è in legno dipinto e presenta sui due battenti, in alto, due singolari scene del Trionfo della Morte (foto n. 2) che hanno la finalità di ricordare la futura morte a coloro che stanno per entrare. Gli stessi battenti dipinti presentano invece vasi con fiori sul lato verso l’interno della chiesa (foto n. 3).

Esso è ricco di stucchi e decorazioni barocche e si presenta ad unica navata, coperta da una volta a botte lunettata con arconi poggianti su pilastri, e termina con il coro ligneo alle spalle dell’altar maggiore, realizzato con marmi differenti, sul quale troneggia la settecentesca ed espressiva statua di Sant’Anna con in braccio la Vergine Maria Bambina (foto n. 4).

Le pareti laterali sono scandite, fino l’arco trionfale, da paraste sovrapposte e munite di capitelli compositi, le quali sono in corrispondenza dei pilastri. Tra di essi aprono le arcate. Al di sotto della prima arcata della parete di sinistra vi è l’altare di San Giuseppe, patrono dei morenti, con la particolarità dei putti scolpiti nel momento in cui stanno aprendo il sipario. Lo stesso si ripete nel dirimpettaio altare dell’Addolorata.

Lungo la parete sinistra si trovano anche le statue di San Luigi Gonzaga (nella nicchia vicina all’ingresso) dei SS. Fausta e Vincenzo martiri (provenienti dalla Chiesa di S. Cristoforo e sistemate in due nicchie sui piedritti della seconda arcata), e di San Gerardo Maiella (in un’apposita teca presso l’arco trionfale), mentre lungo la parete destra si trovano inoltre la statua dell’Immacolata (nella nicchia vicina all’ingresso), il pulpito ligneo (subito prima dell’arco trionfale) e la tela contemporanea della pittrice tedesca Marina Haas (nella sottostante arcata ribassata che ospitava il confessionale), ispirata all’antistante Cristo morto scolpito nel 2000 dall’artista delicetano Giuseppe Di Francesco.

Al di sotto del pavimento vi è il cimitero della Confraternita omonima della chiesa ed è visibile attraverso una botola vetrata.

Al di sopra del presbiterio si eleva la cupola con i pennacchi che recano scolpiti a rilievo il teschio con le tibie incrociate. In questa parte della chiesa, a sinistra si apre l’ingresso alla sacrestia al di sotto della tela ritraente “Cristo in gloria con la Madonna delle Grazie, Sant’Anna e le anime purganti”, dipinta da Benedetto Brunetti di Oratino, in provincia di Campobasso, nel XVII secolo (foto n. 5).

Di fronte ad essa vi è la tela della Madonna della Madia (copia dell’originale che si trova nel Duomo di Monopoli) donata con amicizia ed affetto ai delicetani dal monopolitano mons. Galderisio, vescovo di Bovino. Al di sotto di quest’ultima è l’ingresso all’oratorio, trasformato nel museo della chiesa dal delicetano avv. Nicola Buonuomo, lo stesso che nel 2007 ha donato a questa chiesa il gruppo scultoreo bronzeo (foto n. 6), posto alla sinistra dell’ingresso al museo.

Esso è stato scolpito dall’artista Mauro Baldessari e raffigura San Pio da Pietrelcina, di cui contiene una reliquia, tra i cappuccini delicetani Fra Gerardo Natale (devoto ed assistente del santo) e Padre Gerardo Di Flumeri (vicepostulatore della causa di beatificazione).

Recenti e pregevoli sono le vetrate istoriate delle finestre di questa chiesa, realizzate su disegno del milanese Alfredo Grassi, mentre quella del finestrone della facciata è stata eseguita dalla Vetreria Zaccheria di Foggia e raffigura Sant’Anna, San Luigi Gonzaga e San Gerardo Maiella.

Il museo della chiesa (foto n. 7), oltre a contenere nelle apposite teche gli arredi ed i paramenti sacri della chiesa, ospita un paliotto d’altare settecentesco, una statua Madonna col Bambino (XV-XVI secc.), alcune reliquie di San Pio da Pietrelcina e un’antica edizione della Sacra Teologia (foto n.8) che Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrisse durante il suo soggiorno (1745-1747) nel convento delicetano della Consolazione.

Inoltre sono attualmente presenti due presepi. Uno di essi è stato realizzato in legno d’ulivo e terracotta dall’artista delicetano Michele Di Sapia e raffigura Deliceto in miniatura al di sopra della Grotta della Natività (foto n. 9); inoltre esso partecipa all’attuale edizione del concorso “Natale in Casa Daunia“. L’altro presepe è stato realizzato per l’oratorio da un contadino del paese (foto n. 10).

Il presente fotoreportage, realizzato dall’arch. Michele Nardella di San Giovanni Rotondo, si compone inoltre delle sottostanti dieci immagini a cui rimanda la descrizione.

Si ringraziano i confratelli della Confraternita di Sant’Anna e Morti di Deliceto per la disponibilità e le informazioni fornite.

 
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