Il quadro di S. Maria delle Grazie (cm 150×95) è stato dipinto a tempera su tela intorno alla metà del XVI secolo da una scuola pittorica pugliese locale. Esso occupa il centro dell’altare maggiore dell’antica ed omonima chiesa del Convento dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo (FG), famoso nel mondo perchè qui San Pio da Pietrelcina visse ed operò tra il 1916 ed il 23 settembre 1968, data della sua morte.

Il santo frate cappuccino ha per anni celebrato la S. Messa e confessato in questa chiesa risalente al XVI secolo, ricostruita nel 1629 dopo un sisma, e restaurata nelle forme attuali negli anni Trenta del Novecento con gli affreschi del pittore milanese Natale Penati. Inoltre nel coro della medesima chiesa, davanti al famoso Crocifisso, S. Pio da Pietrelcina ricevette le stimmate la mattina del 20 settembre 1918 che gli rimasero fresche e sanguinanti fino al giorno della sua morte.

Tornando alle vicende storiche del quadro di S. Maria delle Grazie, dopo la seconda soppressione del convento nel 1866, esso fu privato della manta d’argento che oggi lo ricopre in occasione della processione. Tale sopravveste fu inviata dall’esattore delle tasse a S. Marco in Lamis (FG), mentre il quadro fu portato al sicuro nella Chiesa di S. Nicola, situata nel centro storico di San Giovanni Rotondo, proprio perchè si prevedeva che il Convento dei Cappuccini, allora fuori dal paese, sarebbe stato depredato una volta soppresso.

Intanto dopo le valutazioni degli esperti circa l’ottima fattura del quadro le autorità ne ordinarono il trasferimento in una sede museale del neonato Regno d’Italia. A tale notizia conseguirono tumulti e proteste della popolazione (già peraltro provata dall’eccidio di 24 persone favorevoli all’unità nazionale, avvenuto il 24 ottobre 1860) che spinsero il sindaco dell’epoca a sollecitare il prefetto a non eseguire tale provedimento e ciò avvenne.
Infatti la manta d’argento fu restituita il 9 marzo del 1867 ed i frati Cappuccini rientrarono nel loro convento, rimasto nel frattempo abbandonato, solo nel 1885 dopo essere stati invitati dal sindaco sangiovannese. Ma la comunità monastica potè costituirsi solo nel 1909 dopo che l’allora sindaco Giovanni Giuliani propose ed ottenne la riconsegna del convento ai frati.

Come da tradizione, ogni anno il quadro di S. Maria delle Grazie, una volta ricoperto dalla manta d’argento, viene portato in processione nel tardo pomeriggio del 31 agosto dalla chiesa antica del convento cappuccino alla Chiesa Madre di S. Leonardo Abate dove vi giunge quando è ormai sera.

La festa di S. Maria delle Grazie, molto sentita dalla popolazione devota sangiovannese si svolge invece nei giorni 8, 9 e 10 settembre col suo programma religioso ed artistico. Il giorno 9 settembre è il momento clou di questa festa ed il quadro viene portato in processione per le vie del paese accompagnato dalle autorità religiose, civili e militari. Si parte dalla Chiesa Madre e si ritorna in essa dopo il discorso e la benedizione dell’arcivescovo diocesano.

Il giorno successivo, 10 settembre, nel tardo pomeriggio il quadro di S. Maria delle Grazie lascia in processione la Chiesa Madre per ritornare nella sua sede, la chiesa antica dei Cappuccini a Lei intitolata, dopo aver effettuato due soste. La prima è dinanzi all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, fortemente voluto da S. Pio da Pietrelcina e da lui inaugurato il 5 maggio 1956. Qui riceve l’omaggio dei malati e del personale in servizio. La seconda sosta è presso la nuova Chiesa di S. Pio da Pietrelcina, progettata dal workshop di Renzo Piano ed inaugurata il 1 luglio 2004. Qui, dopo il discorso del padre guardiano del convento e la benedizione, la Vergine del quadro viene salutata anche dai fuochi pirotecnici per poi ritornare nella sua sede.

Il presente foto reportage è stato realizzato dall’arch. Michele Nardella di San Giovanni Rotondo (FG) e si compone delle sottostanti sette immagini che ritraggono il quadro di S. Maria delle Grazie, ricoperto dalla manta d’argento, rispettivamente: nella Chiesa Madre dedicata a S. Leonardo abate; all’uscita dalla stessa; sotto le luminarie di Corso Umberto I; in sosta davanti all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza; in sosta davanti alla nuova Chiesa di S. Pio da Pietrelcina; un momento dei fuochi d’artificio in suo onore; il ritorno presso il Santuario cappuccino a Lei dedicato.

 
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Commenti (2)


  1. Notizie e foto alquanto suggestive, specialmente per chi si sente molto legato a San Pio :-)


  2. Grazie Marcello, è proprio questo il senso che intendevo trasmettere ai lettori. Saluti.

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