Via Lepanto dall'alto

Un inseguimento rocambolesco ha messo fine alla folle fuga di un 22enne ubriaco. E’ accaduto nella notte tra domenica e lunedì.

Verso le 2, una pattuglia dell’Arma impegnata in attività di sorveglianza del territorio, si è imbattuta, all’altezza dell’incrocio di via Lepanto, in una Fiat Punto che alla vista dei militari ha improvvisamente assunto una condotta alquanto sospetta.
Il guidatore ha spento i fari e invertito bruscamente il senso di marcia, percorrendo via Lepanto nel senso di marcia opposto e a velocità sostenuta.

Di qui è scattato un inseguimento rocambolesco conclusosi a via Martiri d’Ungheria, nel vicino comune di Scafati. L’ora tarda e la tempestività d’intervento dei militari della locale stazione, agli ordini del capitano Luca Toti e del maresciallo capo Tommaso Canino, fortunatamente hanno evitato conseguenze ben più gravi per il traffico veicolare e pedonale, in quella zona solitamente molto intenso.

Protagonista di questa folle fuga è U.R., 22enne incensurato, originario di Scafati e residente a Poggiomarino, di professione cuoco.
Dai successivi controlli etilometrici, effettuati dai sanitari dell’ASL di Castellammare di Stabia, il giovane è risultato con un tasso alcolemico pari a 1,2 g/l.

Per lui sono scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale e la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Reati per cui sarà giudicato con rito direttissimo.

Come ha sottolineato l’ACI in un recente studio sulle cause degli incidenti stradali in Italia, “il 25% delle vittime della strada è imputabile all’alcol e quasi il 2% dei conducenti guidano sistematicamente con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Gli incidenti legati al consumo di alcol sono la prima causa di morte tra i giovani fino a 24 anni”.

 
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