Al pastificio Setaro il “Premio Golosario 2011” istituito dal giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, autore della guida alle cose buone d’Italia, giunta alla 12° edizione.

La pasta oplontina di  Setaro continua a scrivere le più belle pagine dell’arte bianca di Torre Annunziata.  Dal 2 al 5 aprile, rappresenterà la nostra città al PastaTrend, il grande salone della pasta che si svolgerà per il secondo anno consecutivo all’interno del quartiere fieristico di Bologna Fiere.

Il PastaTrend è una vetrina rappresentativa per il mondo della pasta, dei sughi e degli abbinamenti alimentari, ma anche di materie prime, produzione e gastronomia che ruotano intorno a questo piatto principe della cucina italiana. Organizzato da Avenue Media, PastaTrend è il primo e unico evento al mondo che afferma il primato italiano nelle tecnologie e nella produzione della pasta e anche quest’anno sarà il luogo ideale di incontro tra consumatore e produttore.

Fedeli all’eredità storica dei pastai di queste terre, Setaro rappresenta uno dei sistemi artigianali tradizionali, la cui pasta è sinonimo di qualità assoluta, fra le più apprezzate da ristoranti e gourmet di tutto il mondo. Novanta i formati Setaro, tra cui paccheri, ziti, taccole, spaghettoni, manfredi e mezzanelli, confezionati a mano in pacchi di carta bianca da un chilo”: è questa la motivazione di un premio assegnato a soli 4 pastifici artigianali italiani per la valorizzazione del prodotto italiano.

Il pastificio Setaro è l’unico che conserva la sua sede di produzione a Torre Annunziata, antica capitale dell’arte bianca. Una pasta per intenditori, prodotta con metodi tradizionali, ma garantita dai più moderni controlli di qualità.

Da tre generazioni produce pasta unicamente con semola di grano duro selezionata ed acqua di fonte, nel rispetto della natura e della tradizione. Offre più di 100 formati diversi perché ogni giorno sia un’occasione unica da festeggiare con fantasia. Il metodo di prosciugamento lento, dalle 24 alle 120 ore dipendentemente dal formato, consente di preservare l’alto valore nutritivo e il gusto del prodotto.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – ha commentato Vincenzo Setaro – perchè noi manteniamo in vita una tradizione che va sempre più perdendosi con l’avvento delle moderne tecnologie. Preferiamo mantenere una produzione bassa, ma salvaguardando la qualità del nostro prodotto”.

 
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