Un guasto alla condotta 1300 al km 800, in località Bagni (Scafati), sarebbe all’origine del black out idrico in cui è piombata la città di Pompei, sia nelle zone del centro che della periferia nord. Dalle prime ore della mattina i cittadini hanno visto la pressione dell’acqua ridursi progressivamente fino all’interruzione del servizio in molti casi.

I maggiori disagi sono stati avvertiti ai piani alti, mentre per il resto si è avuto un andamento altalenante del servizio idrico. Stessi disagi per le scuole che hanno comunque rispettato l’orario normale di lezione, dal momento che il primo cittadino, in assenza di comunicazioni ufficiali da parte della Gori, non ha potuto interrompere le attività con un’ordinanza ad hoc.

Il vuoto di comunicazione è confermato dalla Protezione civile di Pompei. Alle 12 l’unico fax pervenuto al comando di piazza Schettini parlava di abbassamento della pressione idrica con sporadiche interruzioni in alcuni punti della città. Nessuna indicazione è stata data sui tempi di ripristino del servizio.
Notizie scarne che i cittadini mariani hanno appreso grazie alle centinaia di telefonate fatte ai responsabili coordinati dal maggiore Romeo Spera, che hanno fatto notare come nessun mezzo della Gori avesse provveduto ad allertare la cittadinanza sul guasto.

Risale a tre mesi fa l’ultimo precedente. Un guasto alla condotta 175 verificatosi all’altezza dell’incrocio via Nolana-via Civita Giuliana mandò a secco i rubinetti mezza città, centro storico compreso. Al’origine del guasto il cedimento del manto stradale, in alcuni punti già in precarie condizioni, provocato dalle copiose piogge dei giorni precedenti.
In quella fattispecie, gli operai della Gori furono chiamati a un intervento complesso, consistente nella realizzazione di un bypass sulla condotta.

(Foto di Adelio Fedeli)

 
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