cumulo di rifiuti a via Aldo Moro

L’emergenza rifiuti nell’area vesuviana è a un punto di svolta. Mentre è in corso l’ennesimo vertice in prefettura tra i sindaci del vesuviano e il capo della Protezione Civile Bertolaso, tra poche ore dovrebbe riaprire cava Sari. Nonostante l’invito a fermare la protesta lanciato dal Sindaco di Boscoreale Gennaro Langella, i manifestanti raccolti alla rotonda di via Panoramica sono irremovibili: senza la bonifica non passa nessuno.

Se nemmeno stanotte gli autocompattatori dei 18 comuni della zona rossa potranno sversare alla discarica di Terzigno, il rischio sanitario con le immaginabili ripercussioni sul tessuto sociale raggiungerebbe un livello allarmante.
Un fosco orizzonte che grava anche su Pompei, sulle sui strade giacciono al momento 350 tonnellate di immondizia non raccolta. Cumuli nella periferia sud e a via Nolana, a via Aldo Moro e di fronte all’ingresso della clinica Maria Rosaria. Molte traverse del centro storico, come via Bartolo Longo e via Duca d’Aosta, presentavano lo stesso scenario. Tamponata l’emergenza al mercato dei fiori.

Sono il prodotto di un’altra notte di sversamenti ridotti. Soltanto uno dei tre camion dell’Igiene Urbana giunti alla discarica di Caivano è riuscito a smaltire il carico, per una quantità ben al di sotto della soglia ordinaria di 50t. Una situazione che va avanti da diversi giorni e che ha portato il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani al limite del collasso.

Nel frattempo, ci si è messo anche il maltempo di mezzo, rallentando i lavori di messa a norma del sito temporaneo di stoccaggio di via Nolana. Ma anche con il sito in funzione per tornare alla normalità occorrebbe, come riferisce l’Assessore all’Ambiente e alla Gestione dei Rifiuti Amato La Mura, un tempo più lungo.

“Pur ritornando a sversare l’ordinario – spiega La Murail servizio potrebbe funzionare a regime nell’arco di una decina di giorni, azzardando una previsione. Questo se la situazione, stanotte, dovesse sbloccarsi; in caso contrario sarebbe impossibile fissare una scadenza”.

Compromessa in parte anche la raccolta differenziata – plastica, carta e umido – per via dell’accumulo indiscriminato di sacchetti con la conseguente contaminazione della parte riciclabile.

 
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Commenti (1)


  1. “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”..
    Ed è proprio in un inferno che Pompei si è trasformata!
    Sembra quasi che nessuno capisca la gravità della situazione..anche
    l’amministrazione, che non fa altro che dare in pasto alla stampa progetti e previsioni cercando così di tacitare l’opinione pubblica!
    Viviamo nella sporcizia piu’ totale e paghiamo una delle TARSU più alte d’Italia!!!
    Allora mi chiedo..visto che noi cittadini siamo costretti a pagare una tassa per un servizio veramente scadente..Dove stanno finendo i nostri soldi??

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