cumuli di fronte all'ingresso della clinica Maria Rosaria

Rinviata di 48 ore l’apertura di cava Sari, mentre sale l’allerta per l’emergenza rifiuti che sta colpendo il territorio mariano. Cumuli al centro e in periferia, non risparmiata nemmeno la zona della clinica Maria Rosaria. Il Sindaco firma l’ordinanza per l’utilizzo dell’area a ridosso del cimitero come sito di stoccaggio provvisorio.

Un’altra notte di sversamenti ridotti a Caivano ha portato alla definitiva paralisi del servizio di raccolta a Pompei.
Smaltiti soltanto due camion da 30t, mentre è stato praticamente impossibile raccogliere il secco accumulatosi lunedì e stanotte. Le situazioni più critiche nelle periferie e in particolare nell’area del mercato dei fiori. Registrati anche casi di sversamenti illegali alla fine di via Ripuaria, dove c’è un cartello che avvisa del divieto di scarico, segnalando che la zona è sottoposta a videosorveglianza. Un monito ignorato da chi è arrivato a sversare copertoni e altro materiale di scarto.

L’ordinanza con cui il sindaco Claudio D’Alessio ha individuato un sito di stoccaggio provvisorio nell’area adiacente al cimitero, rientra nella tipologia di provvedimenti in deroga alla normativa vigente in materia di gestione di rifiuti, prevista dall’art.191 del decreto legislativo n° 152/2006, recante “Norme in materia ambientale”. Si tratta di misure contingibili e urgenti, volte a scongiurare, in tempi ristretti, una situazione di pericolo grave e immediato per la collettività. Nella fattispecie consente il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. Posto sotto la responsabilità dell’Igiene Urbana – la ditta che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio mariano – il sito risponde a tutte le normative vigenti: salvaguardia e tutela delle matrici ambientali; predisposizione di idoneo sistema di drenaggio, raccolta e stoccaggio del percolato e relativo svuotamento e smaltimento; predisposizione del sistema antincendio con piano di intervento; predisposizione di un piano di intervento di disinfezione e di derattizzazione, che si effettuerà con una cadenza quindicinale; predisposizione di un piano di sanificazione ambientale con abbattimento degli odori; stoccaggio dei rifiuti all’interno di cassoni scarrabili e perfetta tenuta e coperti da teli microforati per evitare dispersione eoliche.

Al centro la situazione non migliora di molto, specialmente su via Colle San Bartolomeo e via Minutella, finanche di fronte all’ingresso della clinica Maria Rosaria dove c’è un cumulo che ricopre un lungo tratto del marciapiede.
La gravità della situazione è sottolineata dalle parole del sindaco Claudio D’Alessio. “La mancata raccolta dei rifiuti sul territorio cittadino – ammette il primo cittadino – comporta la necessità di urgenti rimedi al fine di tutelare la salute pubblica, l’ambiente e l’immagine della Città di Pompei che è già vistosamente interessata da numerosi cumuli di rifiuti sparsi su tutto il territorio”.
Così ha motivato l’ordinanza che, sulla base delle prescrizioni dell’Asl NA3 e dell’Arpac, consente l’utilizzo dell’area adiacente al cimitero come sito di stoccaggio provvisorio, così come già avvenuto durante l’emergenza rifiuti del 2008. Sei i mesi di efficacia dell’ordinanza che, come da regolamento, è stata trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, al Ministro della Salute, Al Ministro delle Attività Produttive, al Presidente della Regione Campania, alle Forze dell’ordine, all’Asl Na3 Sud ed all’Arpa Campania.

In attesa di ripristinare il servizio, resta attivo il piano straordinario di raccolta messo a punto dall’Assessore all’Ambiente e alla Gestione dei Rifiuti, Amato La Mura, nel quale ha indicato ai responsabili delll’Igiene Urbana i punti sensibili della città cui dare priorità nel servizio Rsu. Individuati quattro punt, nel seguente ordine: 1) scuole; 2) uffici pubblici; 3) cimitero; 4) mercato dei fiori.
La segnalazione degli ultimi due si è resa necessaria per via dell’imminente ricorrenza del “Due novembre” che porterà a un maggiore traffico di persone nelle rispettive aree.

Fortunatamente la temperatura si è abbassata e sono arrivati i primi freddi. Se l’emergenza rifiuti fosse esplosa qualche settimana avrebbe comportato maggiori disagi alla popolazione. E’ una condizione generale che abbraccia tutti i comuni della zona rossa, ma per una città come la nostra che vive per lo più di turismo rappresenta un danno d’immagine considerevole. Ciononostante la comunità mariana continua a far sentire il proprio sostegno al comitato dei cittadini vesuviani e alle mamme vulcaniche che presidiano la rotonda di via Panoramica, testimoniato dal poster antidiscarica che campeggia all’ingresso del municipio.

 
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