Furgone della Protezione Civile

Il “no alla discarica” che viene da Pompei ha il peso di un’intera comunità – dai cittadini alle istituzioni, passando per i commercianti – che sente come sue le sorti delle popolazioni vesuviane impegnate nella lotta contro la riapertura della discarica di Terzigno.
Un destino condiviso anche dalle giovani generazioni sul cui futuro pende come una spada di Damocle l’inquinamento dell’ecosistema del Parco del Vesuvio unitamente al rischio contaminazione delle falde acquifere.

Da qui nasce il coinvolgimento di migliaia di piccoli studenti delle scuole locali che hanno preso carta e penna e facendo appello alla loro proverbiale schiettezza hanno deciso di scrivere una lettera molto speciale. Destinatario il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Caro Presidente non costruisca per favore una seconda discarica a Terzigno”.
Un’unica, innocente richiesta d’aiuto ribadita in 3mila lettere che il giovane corteo “anti-discarica”, scortato da insegnanti e genitori, ha consegnato nelle mani dei responsabili della Protezione Civile, in piazza Bartolo Longo, alla presenza del Sindaco Claudio D’Alessio. I “benemeriti” guidati dal comandante Romeo Spera hanno caricato il tutto nel furgone di servizio per consegnarlo al personale dell’ufficio postale di via Sacra.

“E’ stato molto bello – ha esordito il primo cittadinovedere mano nella mano tutti i bambini delle scuole di ogni ordine e grado che, in modo composto ed educato, hanno sfilato per il corteo cittadino ed inviato al Presidente del Consiglio la loro richiesta di eliminare dal Parco del Vesuvio la programmata seconda discarica. Mi auguro che la Presidenza del Consiglio dei Ministri recepisca i sentimenti trasmessi dai più piccoli che lottano per avere un futuro sereno e scevro da condizionamenti che interessa la loro sana crescita”.

Nelle stesse ore sono apparsi manifesti di sostegno al comitato dei cittadini vesuviani e delle mamme vulcaniche. Il primo è quello della Confesercenti esposto sulle vetrine di numerosi negozi, in cui gli associati si dicono “pronti a renderci partecipi alle iniziative atte ad impedire che si compia un ennesimo scempio ai danni del nostro territorio ed un’ulteriore penalizzazione della nostra già fortemente penalizzata economia”.
L’altro è a firma del coordinamento cittadino del Partito Democratico, che pur riconoscendo gli errori delle passate amministrazioni regionale e provinciale di centrosinistra, definisce la scelta di aprire una seconda discarica a Terzigno come “punto di non ritorno per la comunità campana” e si erge a difesa della “dignità dell’individuo” minata da simili provvedimenti.

 
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