14 dicembre 2011 alle 22:54
MAURY54 su Museo Palazzon: “La casa di una volta” (Lusiana) scrive:

Grazie Marcello.

14 dicembre 2011 alle 22:53
MAURY54 su Magia del Natale (Velo d'Astico) scrive:

Grazie Viviana,

L’Italia è ricca di tesori, con i nostri foto-réportage possiamo scoprire i più “NASCOSTI” e ricchi di storia, custoditi con orgoglio dagli abitanti nei piccoli centri.

Un saluto dal Lago

Maurizio

14 dicembre 2011 alle 22:21
anyram su Banchetti de Santa Lussia (bancarelle di Santa Lucia) (Verona) scrive:

Un bel reportage. Si sente l’atmosfera di festa. Brava!

14 dicembre 2011 alle 15:08
PAOLA ADAMI su Tocatì – festival internazionale dei giochi di strada (Verona) scrive:

grazie Nico

14 dicembre 2011 alle 15:07
PAOLA ADAMI su Giardini giusti (Verona) scrive:

grazie mille Mery

14 dicembre 2011 alle 15:05
PAOLA ADAMI su Banchetti de Santa Lussia (bancarelle di Santa Lucia) (Verona) scrive:

grazie anche a te Adi

14 dicembre 2011 alle 15:03
PAOLA ADAMI su Banchetti de Santa Lussia (bancarelle di Santa Lucia) (Verona) scrive:

no Luciano, noi festeggiamo anche la befana perchè i bimbi ricevono la calza piena di dolci nell’occasione, mentre invece il bambin Gesù non porta regali qui (speriamo porti serenità). é tradizione inoltre il giorno della Befana “brusar la vecia”(bruciare la vecchia) , la “vecia” sarebbe l’anno vecchio che bruciandolo dovrebbe portarsi via tutte le cose negative. Anche questo fa’ parte delle credenze popolari.

Gianfranco nella via dove abito c’è ancora qualcuno che fa’ suonare la trombetta, ancora qualche bimbo piccolo c’è.

ciao e grazie mille

14 dicembre 2011 alle 12:40
Luciano Salvati (Redazione) su Banchetti de Santa Lussia (bancarelle di Santa Lucia) (Verona) scrive:

Quindi Santa Lucia rivestiva il ruolo che tradizionalmente è della Befana il 6 gennaio… non lo sapevo!

14 dicembre 2011 alle 12:00
photo studio su Banchetti de Santa Lussia (bancarelle di Santa Lucia) (Verona) scrive:

Quanti ricordi ! Le nostre mamme ci mettevano a letto e ci raccomandavano di dormire subito altrimenti se la Santa ci avesse sorpresi svegli ci avrebbe buttato negli occhi la cenere del camino.
Nelle strade i grandi facevano tintinnare la campanella simulando quella che era attaccata al collo dell’asinello.

Grazie per il bel ricordo.

14 dicembre 2011 alle 11:27
Marcello Di Sarno (Redazione) su Museo Palazzon: “La casa di una volta” (Lusiana) scrive:

Ti ho risposto sul forum in privato, questo spazio è più adatto ai commenti