Commenti


  1. L’interessamento delle istituzioni per questa struttura è pari a zero.
    Ciao yuna57, grazie della visita.


  2. Una visione pessimistica del nostro tempo o di ogni tempo, rappresentato mediante l’acciaio,l’uso del nero e riferimenti alla quotidianità ( uso della maniglia, la scrittura, un pezzo di giornale. Bel reportage Ezio.


  3. Grazie per questa ulteriore ed interessante sagra paesana.


  4. grazie Emma: cito da “Cenni storici sulla sagra paesana di Scaltenigo.
    “Molto frequentato – ma quasi esclusivamente dagli uomini – era anche il banchetto dei “ bovoéti”. Il penetrante odore dell’aglio, con cui i piccoli molluschi venivano conditi (“aio e oio”), si spandeva all’intorno e attirava gli avventori. Da un ampio catino di terracotta bianco e verde il venditore prelevava, con un largo cucchiaio, una certa quantità di chioccioline e ne riempiva un cartoccio di ruvida carta gialla. Gli avventori estraevano i piccoli animali dal guscio aiutandosi con uno spillo e succhiando. Una volta consumata la “razione”, era d’obbligo una capatina all’osteria, tanto per…pulirsi la bocca.”


  5. Come sempre un bel reportage, interessanti le foto e…. ingrandendo la foto n. 5
    ““bovoéti” ( nome per me sconosciuto non conoscendo il veneziano) sono spettacolari.


  6. Grazie Mirco per la visita ed il commento
    Ezio


  7. Complimenti Ezio, i tuoi reportages sono sempre ottimi, Aldo Rossi è conosciuto a Modena, la città dove ho risieduto per 40 anni, per una sua opera nel cimitero monumentale di San Cataldo.


  8. Molto significativo.
    Questa descrizione e queste immagini mi hanno lasciato un’amara tristezza.


  9. Uno dei tanti scempi in Italia…
    Ciao e grazie del commento