Commenti


  1. Nella tristezza di una catastrofe inimmaginabile, le tue parole sono veramente belle e toccanti! Solo l’amore e la profonda conoscenza dell’Altopiano e della sua storia possono suggerirle; e farci riflettere, grazie, Maurizio.

    Ho apprezzato l’iniziativa solidale di Coldiretti, di cui ho sentito parlare a Caterpillar, la trasmissione di Radio Due sempre attenta ai tempi dell’ambiente: domani in diversi mercati di Campagna Amica si potranno trovare le cime degli alberi dell’Altopiano, per un albero di Natale di solidarietà e di speranza.


  2. Grazie Kris, e Justy,
    proprio una tristezza, la poca neve ha bloccato i lavori di sgombero.
    Anche nel viale che porta al Sacrario parecchi alberi non ci sono più.
    Un caro saluto,
    Maurizio


  3. Terribile… una bellissima zona così rovinata :(
    Serviranno decenni per ripristinare la vegetazione perduta.


  4. Non esistono parole! Che tristezza! Condivido su Facebook perché tutti, vedendo questa strage, possano riflettere.


  5. Grazie Mille Kris,

    sempre gradito il tuo commento. Mi fa piacere che hai trovato interessante il reportage.
    Sono stati veramente bravi gli organizzatori
    Un caro saluto dall’ Altipiano più bello del Mondo.

    Maurizio


  6. Che bello, tutte le età rappresentate! Stupendo il novantenne siciliano che ha giocato fuori casa. Interessante iniziativa e bel documentario.


  7. Grazie Kris,
    sempre gradito il tuo commento e stata una bella idea quella di realizzare un Presepe che in questi periodi non facili trametta un messaggio di “PACE”
    Un grazie psrticolare per averlo condiviso.


  8. Un reportage che merita di essere visto perché assolutamente particolare: commovente l’unione di entrambi i nemici per inneggiare alla pace.
    Condiviso!


  9. Grazie a te Kris,

    Speriamo che le varie commemorazioni, siano più un ricordo dal quale i giovani possono apprendere qualcosa.

    Un saluto e ancora grazie per il commento.

    M.


  10. Buona sera Vi,

    grazie per il tuo commento, certo salendo sono stati fatti dei pensieri a quei poveri ragazzi di 100 anni fa, che non avendo il nostro vestiario tecnico,(Vedi foto 6) marciavano inoltre senza trovare punti di ristoro e con un peso sulle spalle ben maggiore del nostro e ricordandoli abbiamo pregato.

    Un saluto dal Lago

    M.